scritto da Redazione Ulisseonline - 10 Maggio 2016 08:54

Salerno, “Il Catechismo del Pallone. Il calcio come metafora della vita”

“Il calcio è solo un gioco, ma un gioco che aiuta a ricordare all’uomo che la vita non è un gioco, ma una cosa molto seria”.

E’ questo il leitmotiv del libro “Il Catechismo del Pallone. Il calcio come metafora della vita. Riscoprire la dottrina cattolica con il gioco più bello del mondo”, edito da Mimet – Docete, scritto dal professor Corrado Gnerre, docente di Antropologia Filosofica presso l’Università Europea di Roma,  che è stato presentato nell’Aula Magna del Chiostro dell’Immacolata di Piazza San Francesco durante un incontro organizzato dal Presidente dell’associazione “Veritatis Splendor”, il professor Marco Di Matteo,  che ha spiegato come lo sport può avvicinare alla fede:  “L’attività sportiva, come diceva San Tommaso, è collegata ad una specifica virtù: l’eutrapelia, ossia  la piacevolezza. L’uomo ha bisogno di momenti ricreativi per rinfrancare l’anima e il corpo. Lo sport, il gioco, sono affini alla dimensione contemplativa perché non hanno alcuna utilità pratica. L’uomo, attraverso lo sport, trova appagamento a quel bisogno di fare un’attività piacevole fine a se stessa e questo lo avvicina all’attività contemplativa. Lo sport serve anche a vivere più intensamente la vita spirituale”.

Il  professor Corrado Gnerre, è stato sempre un grande appassionato del gioco del calcio :” Sin da ragazzino ho giocato e seguo il calcio. Dovendo spiegare la religione cattolica ai ragazzi, usavo spesso delle metafore calcistiche.  Questo libro vuol far capire alle giovani generazioni la bellezza della verità cattolica utilizzando anche la bellezza del gioco del calcio”. Gnerre ha anche abbinato alle Virtù Teologali e Cardinali, per trovare delle similitudini, alcuni campioni di calcio: da Meazza a Garrincha; da Di Stefano a Maradona; da Krol a Zoff, a Pelè a Burgnich e Facchetti, senza dimenticare Beckenbauer, Platini e Antognoni.  Un capitolo è dedicato a una delle cinque squadre più famose dell’Argentina: il San Lorenzo de Almagro che ha come tifoso niente di meno che Papa Francesco.  La prefazione del libro è stata affidata all’allenatore Giovanni Trapattoni che, dopo aver letto il manoscritto del libro, ha immediatamente accettato   di scriverne la prefazione scrivendo:” Ho sempre pensato che il gioco del calcio può insegnare molto. Se è lo sport più amato del mondo un motivo deve pur esserci”.

L’autore ha anche dedicato un capitolo del libro a Trapattoni nel quale racconta del Mondiale nippo – coreano del 2002 quando Trapattoni, che era il CT della Nazionale, fu accusato di superstizione, finanche da alcuni ecclesiastici, perché faceva largo uso dell’acqua santa che portava con sé in una boccetta, procuratagli dalla sorella Suor Romilda che lo difese dicendo: ” Mio fratello non ha fatto niente di male, questa storia sta diventando una barzelletta”.

Alla serata ha partecipato anche l’ex giocatore della Salernitana Calcio, Peppe De Palma, che è stato anche allenatore del settore giovanile della Salernitana, attuale responsabile tecnico della scuola calcio “Eden Soccer”. De Palma ha raccontato la sua esperienza di allenatore:” Lavoro molto con i giovani e cerco di far comprendere loro che attraverso  lo sport e con la fede  si possono superare tanti ostacoli. Il calcio aiuta tanti ragazzi ad allontanarsi dalla  cattiva strada”.

De Palma è anche vicino ai giovani della comunità del Tribunale per i Minori: ” Sono riuscito a portare qualche ragazzo con me a giocare a calcio”.  E’ intervenuto anche  Padre Ignacio Suarez Ricondo, teologo spagnolo, canonico regolare dell’Ordine della Santa Croce  che  si occupa di spiritualità dello sport: “Lo sport, il calcio sono  realtà umane che possono aiutare i ragazzi  a comprendere meglio la Fede, la Chiesa, Dio”.

Padre Ignacio segue anche una squadra di giovani di Scampia: “Il calcio è una scuola di vita e di virtù umane”.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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