scritto da Redazione Ulisseonline - 03 Febbraio 2015 09:09

Salerno, Gallozzi presenta il Porto Marina d’Arechi all’Italian Yachting Fellow Ship Of Rotarians

“Il mare è il grande romanzo della vita e rappresenta la nostra stessa vita: la mia, si è svolta sempre vicino al mare”.

A raccontare la sua grande passione per il mare è stato il presidente del Marina D’Arechi Port Village, il nuovo porto salernitano costruito in Via Salvatore Allende,  l’imprenditore Agostino Gallozzi, che ha incontrato, sabato mattina all’Hotel Mediterranea,  i soci (mariners) della flotta salernitana e napoletana dell’Italian Yachting Fellow Ship of Rotarians, l’antico Yachting Club del Rotary, che con i loro rispettivi Commodori, il dottor Ernesto Levi  e  l’ingegner Gaetano La Gioia, hanno voluto visitare la moderna e tecnologica struttura portuale.

Il Cavaliere Agostino Gallozzi, ha illustrato quali saranno le prospettive future del porto:Il futuro sarà quello di contribuire alla crescita del turismo legato al mare che è una  delle componenti importanti della nostra economia. L’economia del mare è fondamentale per la crescita di un Paese come l’Italia e di una regione come la Campania. Il nuovo porto turistico che  è un’occasione per contribuire alla riqualificazione  del territorio, coniuga più  obbiettivi: quello di essere attività economica e quindi  di sviluppare occupazione,  di attrezzare il territorio per essere più competitivo e attraente rispetto a centri internazionali legati ad una fascia alta del turismo”.

Il Porto Marina d’Arechi, uno dei maggiori marina del Mediterraneo, progettato dall’architetto Santiago Calatrava e dall’ingegnere Guglielmo Migliorino, attualmente ospita barche i cui proprietari  provengono  da tutta la Campania, ma anche da altre località dell’Italia Meridionale e Centrale: “Arrivano anche da Milano e Firenze grazie all’Alta Velocità. Abbiamo anche una quota crescente di clientela internazionale proveniente da Vienna, da Londra, dalla Germania e dalla Francia. In questo momento è ormeggiata  una barca di 40 metri di un armatore libanese”. Il progetto iniziale dell’opera è quasi completato:”La parte a  mare,  che ricopre uno specchio acqueo complessivo di 340.000 mq. sarà ultimata  per questa estate, ed ospiterà 1000 imbarcazioni dai 10  ai  120 metri,  mentre le opere a terra, compresa la struttura architettonica a forma di foglia  progettata da Calatrava, saranno completate nell’arco di tre anni”.

La realizzazione di questo porto rappresenta un segnale di ottimismo e di ripresa del Paese.

“Nel 2015 si comincerà a respirare un segnale di positività e da qui dobbiamo cominciare a costruire il nostro futuro. Dobbiamo  ritrovare la voglia di mettere l’asticella della nostra vita e del nostro Paese  molto in alto e fare di tutto per arrivare a toccarla e superarla”.

Il Presidente Gallozzi, dopo una breve proiezione di un filmato con  le immagini del porto, realizzato dai giovani del Giffoni Film Festival, ha spiegato come è nato il Marina D’Arechi Salerno Port Village.

“All’inizio degli anni 2000, quando tutti si lamentavano della carenza di posti barca,  pensai di realizzare una grande opera infrastrutturale ad iniziativa privata con un investimento di 120 milioni di euro. Attualmente sono già stati realizzati lavori per 75 milioni di euro”.

Il Presidente Gallozzi ha anche annunciato che, subito dopo le festività pasquali, sarà organizzata all’interno del porto Marina d’Arechi una grande esposizione nautica,  la  “Salerno Boat Show. Nautica in Sud”, che vedrà la partecipazione di circa 250 espositori.

I due Commodori delle Fellow Ship, nella loro elegante tenuta ufficiale, blazer con lo stemma sul taschino,  hanno annunciato che, nel mese di aprile, tutte le Fellow Ship italiane si riuniranno a Napoli. Il Cavaliere Gallozzi ha fatto visitare il porto  a tutti i soci delle Fellow Ship che ne  hanno apprezzato la perfetta organizzazione, rimanendo affascinati dalla  costruzione della diga foranea a piani inclinati, lunga un chilometro e duecento metri  e larga 25 metri sul livello del mare, realizzata  con massi artificiali, mai utilizzati in Italia, molto stabili all’impatto del mare, e dai pontili in calcestruzzo a galleggiamento continuo collegati a pali.

Della flotta salernitana, che conta circa trenta soci,  erano presenti i Past Commodoro Giovanni Avallone e Pierfrancesco Mastrosimone,  il  Vice Commodoro, Geppino Iannuzzi; il  Contro Commodoro e Segretario, Alfonso Pellegrino;  il  Tesoriere, Emilio Trani, il Cambusiere,  Achille Parisi i mariners Vincenzo Abate, Giovanni Chiumiento, Massimino Baldi e  Pino Blasi.

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