scritto da Redazione Ulisseonline - 22 Giugno 2015 11:23

Salerno, alla Camera di Commercio il libro di Adolfo Battaglia: “Né un soldo né un voto”

“Ho scritto questo libro non per dimostrare quanto siamo stati bravi, ma per raccontare che c’è stato un nucleo di idee importante che ha contato molto nella politica italiana, malgrado non avessimo né un soldo, né un voto,  come disse una volta Salvemini. La galassia laica è sempre stata minoritaria nella politica italiana eppure, nel dialogo e nella polemica con le culture politiche prevalenti ha lasciato un segno nella storia italiana”.

E’ questo il pensiero espresso dall’Onorevole viterbese,  Adolfo  Battaglia, che ha presentato il suo libro: “Né un soldo né un voto. Memorie e riflessioni dell’Italia Laica”, edito da” Il Mulino”, nel Salone Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, alla presenza di un numeroso pubblico che ha ascoltato con interesse, sia l’intervento di Battaglia, sia  quello degli altri relatori moderati dal dottor Raffaele Pinto.

 Il Senatore Alfonso Andria che  ha sottolineato la grande intelligenza politica di Battaglia:”Con equilibrio e misura, e con legittimo orgoglio, fa una ricostruzione storica di quello che è stato il ruolo dei laici nei primi cinquant’anni di vita repubblicana italiana, in particolare del Partito Repubblicano. La figura centrale del libro è  il Segretario del Partito Repubblicano Ugo La Malfa a cui Battaglia è stato accanto, essendo stato il suo vice segretario politico”.

L’onorevole Andria ha anche ricordato la figura di Giovanni Spadolini,  che  è stato, nel 1974,  il  primo Ministro dei Beni Culturali in Italia e poi Presidente del Consiglio, e  i salernitani che militavano nel PRI:” Sono stato eletto Consigliere Comunale DC nel 1985 e in quella consiliatura, dall’85 al ’90,  ho avuto colleghi repubblicani. Nel Partito Repubblicano, che era forza di Governo della città con Sindaco Michele Scozia, c’erano Ennio D’Aniello, Ferdinando Cappuccio, Nicola Scarsi, Antonio Guariglia e Italico Santoro. Anche alla Provincia Ettore Liguori,  che fu eletto Presidente della Provincia, nell’anno precedente la mia prima presidenza, era repubblicano”.

L’ex  direttore della “Voce Repubblicana”, il giornalista  Stefano Folli, che ha curato la prefazione del libro, ha ricordato che il Partito Repubblicano è stato un partito capace di dare un contributo straordinario al rinnovamento politico delle istituzioni e culturale della politica.” Il ruolo di Ugo La Malfa,  che ha portato nel nostro dibattito politico e culturale una serie di elementi assolutamente dinamici e  innovativi, dovrebbe essere maggiormente  conosciuto dalle giovani generazioni e Battaglia dà un grande contributo alla riscrittura della storia repubblicana del dopoguerra. La politica si fa conoscendo la propria storia e il proprio passato”. L’Onorevole Italico Santoro ha sottolineato che :”Se nella Prima Repubblica si fosse prestato ascolto al Partito Repubblicano  che, a livello nazionale e a livello locale sosteneva la necessità di ridurre la spesa pubblica e di evitare disavanzi di bilancio oggi l’Italia non sarebbe nella condizione in cui sta. Anche nelle amministrazioni locali, come quella salernitana, c’è stata una spesa pubblica non giustificata. Condivido l’indirizzo  positivo di Battaglia che dice  che per  rimanere in Occidente anche l’Italia sposi la cultura laica”.

Il dottor  Cosimo Risi, Ambasciatore d’Italia a Berna , ha analizzato la parte del libro che tratta della Politica Estera del Partito Repubblicano dell’epoca.  Infine l’autore, Adolfo Battaglia, ha offerto una visione non convenzionale del sistema dei partiti e del processo di caduta della Prima Repubblica. Ha, inoltre puntualizzato sia la grandezza, sia i limiti della sinistra laica, sia il suo rapporto con le forze maggioritarie, da De Gasperi a Moro, da Togliatti a Berlinguer. Battaglia ha anche indicato quella che potrebbe essere la strada da seguire per il Paese: ” Un momento serio, ordinato e continuo  di ripresa si ha soltanto se c’è una cultura condivisa e stabile”, e per l’Europa: “Una strada che fa fronte ai grandi problemi che si pongono settant’anni dopo la nascita dell’Europa Unita. Oggi il problema centrale è diventato quello del  mondo povero che sta diventando un mondo in via di sviluppo e che è il fenomeno che marcherà questo secolo”.

Tra i presenti il Presidente del Rotary Club Salerno, l’avvocato Nunzio Di Filippo, e Ferdinando Cappuccio che è stato prima Consigliere e poi Assessore  con il PRI dal 1985 al 1993.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.