Mercato San Severino, la prevenzione cardiovascolare sul nostro territorio
Il 46% delle persone tra i 65 e i 74 anni, in dieci anni, ha un evento cardiovascolare: o mortale, o un infarto, o un ictus, o un’angioplastica, o un bypass.
Questo dato è riferito ad un campione di 1200 persone (600 maschi e 600 femmine) della popolazione della Valle dell’Irno, con un’età che va dai 25 ai 74 anni, scelte casualmente, divise per fasce d’età e seguite per dieci anni: “E’stato appurato che i fattori di rischio degli ultimi dieci anni son dati da Insufficienza renale; Glicemia; Ipertensione arteriosa; Acido urico. Per le donne le cose vanno un po’ meglio: il 20% delle donne, tra i 65 e i 74 anni, ha un evento cardiovascolare in dieci anni”.
A presentare questi dati, al “Park Hotel” di Mercato San Severino, è stato il dottor Vincenzo Capuano, Direttore dell’Unità Operativa di cardiologia ed UTIC dell’Ospedale “Fucito” di Mercato San Severino, durante la presentazione della quarta fase di raccolta dati epidemiologici, che inizierà il 15 aprile, del progetto di prevenzione cardiovascolare denominato “Progetto VIP”, nato circa trent’anni fa, grazie all’intuizione del dottor Capuano, che consiste nel fare prevenzione in modo concreto tra la popolazione della Valle dell’Irno, per cercare di ridurre i fattori di rischio e quindi ridurre gli eventi cardiovascolari. “Con il progetto VIP si è riusciti ad abbassare nella popolazione della Valle dell’Irno i valori di colesterolemia. Mercato San Severino ha i valori più bassi in assoluto,in Italia, sia per gli uomini , sia per le donne. Questo dimostra che stiamo facendo bene”.
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte prematura nel mondo: “In Europa muoiono il 42 % di donne e il 38% di uomini a causa di queste malattie”. Anche l’insufficienza renale è uno dei fattori di rischio cardiovascolare: “Abbiamo per primi in Italia avuto un trend dei pazienti con insufficienza renale che è in incremento, sia nei maschi, sia nelle femmine”. Il lavoro del team del dottor Capuano continua: ” Stiamo facendo la prevenzione cardio-cerebrovascolare creando degli ambulatori ad hoc, incontrando la popolazione e creando dei progetti sul territorio come “Valle in Forma”, con i club Rotary che ci permettono di incontrare più facilmente la popolazione”.
Il progetto “Valle in Forma”, ha spiegato il dottor Capuano, ha il duplice obiettivo di informare la popolazione affinché adotti uno stile di vita corretto e contemporaneamente di ottenere una concreta riduzione del peso delle persone in eccedenza ponderale. Nato con il Club Rotary Salerno Nord dei Due Principati, presieduto all’epoca dall’avvocato Daniela Grimaldi e oggi dall’avvocato Giancarla Sellitto, nel tempo ha coinvolto anche i Club Rotary Salerno Picentia,presieduto dal dottor Walter Iannizzaro e Rotary Salerno Duomo, presieduto dal professor Canio Noce: “Estenderemo questo progetto anche agli altri Club del territorio”. “Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno”. A confermare l’importanza di questo aforisma, della dottoressa Ann Wigmore, sono state tre biologhe nutrizioniste che partecipano al progetto” Vip” e “Valle in Forma”: la dottoressa Federica Marchese ha spiegato che nella popolazione della Valle dell’Irno, i fattori di rischio cardio – cerebro – vascolare a maggior impatto, sono risultati: l’ipertensione sistolica (29,6%); l’ ipertrigliceridemia, (19,4%); la sindrome metabolica, (18,3%); l’obesità, (15,7%); il diabete, (10,5%) e l’iperuricemia, (6%): “Bisogna dare delle indicazioni alla popolazione oltre che sull’incrementare l’ attività fisica e mangiare di meno,anche sugli alimenti che sono risultati funzionali per migliorare dei parametri fisiologici: Consumare in modo elevato verdura e frutta; cereali raffinati e a basso indice glicemico. I pasti devono essere ben distribuiti e non abbondanti, integrati con piccole quantità di frutta secca: noci, mandorle e nocciole, e 20 – 25 grammi al giorno di cioccolato fondente, con una percentuale di cacao almeno del 70%. Bere acqua iposodica, non esagerare con il consumo di sale. Piccole quantità di vino rosso al pasto. Preferire il pesce e non esagerare con formaggi, creme e dolci”.
La nutrizionista Anna Grazia Iannone , ha valutato l’impatto dello stato socio – economico sulle abitudini alimentari: ossia le differenze di abitudini alimentari tra soggetti con un grado di istruzione alto e quelli con un grado di istruzione basso:” Abbiamo verificato che le persone con un titolo di studio più alto tendono a mangiare meglio ed anche che le persone con una attività lavorativa migliore tendono a scegliere alimenti più sani e che le donne consumano maggiori quantità di grassi saturi rispetto agli uomini. Abbiamo anche osservato che nella popolazione della Valle dell’Irno c’è stato un incremento di attività fisica e una diminuzione dell’uso del tabacco”.
La biologa nutrizionista Marzia Manilia, nutrizionista dei giocatori della Salernitana Calcio:”Mi occupo prevalentemente del settore giovanile e di qualche giocatore della prima squadra” ha spiegato cosa mangiano i calciatori:”Il loro regime alimentare è vario: bevono tanto e non mangiano pasti abbondanti. Mangiano cioccolato fondente e tanta frutta secca per il magnesio, per evitare i crampi. Frutta dopo la prestazione fisica ed alimenti ad alto indice glicemico come il miele” .
E’ intervenuto anche il Direttore Sanitario dell’Ospedale Fucito di San Severino, il dottor Generoso Conforti.