Cava, l’avvocato Alfonso Senatore chiede all’assessore Polichetti di dimettersi
“L’imputazione di falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato è una brutta imputazione, un imputazione infamante in particolar modo per un amministratore pubblico, anche se l’accusa non è collegata al suo ruolo di assessore. Ciò detto a scanso di equivoci e nell’augurare all’Assessore Polichetti di dimostrare la propria innocenza, dico con altrettanta chiarezza e franchezza che Polichetti dovrebbe comunque autosospendersi dalla carica di assessore per il periodo che lo separa dal processo ed affrontare il processo stesso come un cittadino qualunque”.
E’ con toni inaspettatamente pacati, ma con estrema chiarezza, che l’avvocato Alfonso Senatore entra nella vicenda giudiziaria che vede coinvolto l’assessore cavese Polichetti.
“Non ho gioito affatto per il rinvio a giudizio dell’assessore Comunale Polichetti -spiega nella sua nota l’avvocato Senatore- Convinto come sono della validità del principio della presunzione d’innocenza dell’imputato. Una convinzione –la mia– radicata dal punto di vista culturale, etico e giuridico-professionale. La vicenda che lo coinvolge è di quelle che destano allarme sociale, anche perché a curare le indagini è stato il distretto anti-mafia che probabilmente dovrà tornare al Comune per altri ed eventuali sviluppi”.
“Polichetti dia una dimostrazione di dignità è di senso di responsabilità -è l’invito di Senatore-dimostri di aver colto il sentimento comune di onestà che è venuto da milioni di italiani che hanno detto NO ai privilegi di tutte le caste”.
“Se poi malauguratamente Polichetti mettesse come gli struzzi la testa sotto la sabbia -avverte l’avvocato Alfonso Senatore- toccherebbe al sindaco Servalli ritirargli la delega assessorile come atto dovuto dal punto di vista amministrativo, politico e morale”.
Il messaggio è stato inviato chiaro e forte. Vediamo quali saranno gli sviluppi.