Sembra che qui a Cava vi siano Z.T.L. (Zone a Traffico Limitato), come quella di via Atenolfi, ballerine, nel senso che sembra che ci siano, poi scompaiono, ma improvvisamente ricompaiono a insaputa e a dispetto degli automobilisti che improvvisamente si trovano, a centinaia, ad essere multati per aver invaso una zona protetta.
E’ quanto è successo in via Atenolfi, al varco da via XXIV Luglio, che fino a qualche tempo addietro era protetto da un “pilomat”, improvvisamente disattivato e scomparso senza che gli automobilisti ne abbiano saputo nulla, tant’è che gli stessi residenti in quel tratto di strada sembra si siano trovati vittime inconsapevoli di una situazione che a dir poco può definirsi ambigua e poco chiara, e che ha portato alla elevazione di oltre 200 verbali per invasione, appunto, della Z.T.L. e che sembra abbiano fruttato alle casse del Comune circa 200 mila euro.
A vedere, ora, il varco, sembra che tutto sia regolare, con tanto di cartello messo in bella vista, tant’è che il consigliere delegato alla sicurezza, Enrico Farano, sfida gli automobilisti multati: “I multati si lamentano? Facciano ricorso!”, sapendo che, ora, tutto è regolare.
Ma da una rapida indagine, fatta presso i commercianti della zona, sembra che fino a qualche tempo addietro l’attuale “regolarità” era del tutto “irregolare” in quanto il cartello era posizionato altrove e non nera ben visibile, l’abolizione del “pilomat” non era stata pubblicizzata tant’è che anche alcuni di essi erano all’oscuro.
L’equivoco del “pilomat-si” e“pilomat-no” ha creato una grande confusione in quanto gli automobilisti, sapendo che il maledetto cilindro era in funzione, non potevano entrare nella stradina quand’esso era alzato, e lo facevano quando era abbassato; la constatazione di trovarlo abbassato ha indotto, in assenza di un cartello di “Z.T.L.” ben visibile, a ritenere che si potesse liberamente accedere, dal che le centinaia di contravvenzioni per l’infrazione, nessuna delle quali notificata direttamente, ma tutte a seguito della rilevazione automatica.
A me non sembra che Cava de’ Tirreni sia uno di quei Comuni che, per “fregare” i cittadini, ricorra a trucchetti di questo genere: purtroppo quant’è accaduto sembra smentirmi.
Credo che il Comune sia stato, in questa circostanza, poco accorto, inducendo in errore gli automobilisti e che debba riesaminare la questione: il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadino è fondamentale in una città civile, è proprio in virtù dello stesso che il cittadino collabora con il Comune nel segnalare deficienze, inconvenienti, incongruenze, e di tali segnalazioni il Comune non può fare a meno, proprio per quel rapporto di reciproca fiducia che, se viene meno, porta a una smagliatura nel tessuto sociale.
Ed è sulla base di questa considerazione che suggerisco al Sindaco di intervenire, con una indagine finalizzata a individuare eventuali anomalie nella gestione della vicenda.
25.03.2016 – By Nino Maiorino
Il mio articolo è stato riscontrato, su Facebook, da
MARCO ASCOLI, MICHELE LAMBERTI, MICHELE IOVINE E GERARDO DE ROSA: ad essi fornisco un’unica risposta. Effettivamente c’è stato un errore nella quantificazione dell’importo totale delle multe della ZTL di Via Atenolfi, Euro 20.mila e non 200,mila.
Per tutto il resto confermo quanto ho scritto, in quanto le notizie derivano non solo da articoli della stampa quotidiana locale in data 18, 19 e 20 marzo 2016, ma anche da una indagine personale fatta in zona; pertanto non è stata scritta alcuna fandonia, ma solo di fondati sospetti su una comunicazione quanto meno lacunosa da parte del Comune.
D’altronde quanto ho scritto è confermato dalla presa di posizione ufficiale del Assessore alla Sicurezza, Enrico Farano, il quale, in una piccata risposta ad un articolo de “La Città” di Salerno in data 20.3.2016, non ha smentito la denuncia, ma ha sfidato gli automobilisti a fare ricorso.
Concordo, infine, con Gerardo De Rosa, che lamenta una mancanza di controllo da parte della Polizia Municipale, della sosta selvaggia delle auto in zona vietata.
N.M.