scritto da Francesco Ascione - 29 Settembre 2017 10:52

Cava, la denuncia di Cava5stelle Libro Bianco: “Ancora odori nauseabondi dai torrenti Petraro e Cavaiola”

“Da anni, si susseguono segnalazioni, esposti, comunicati stampa, chiamate ai vigili urbani per gli insopportabili odori che esalano dalle acque del torrente Petraro affluente della Cavaiola nella zona nord della città a ridosso di via Gaudio Maiori.
Fino ad ora nessuna amministrazione ha seriamente affrontato il problema e/o provato ad identificare ed eliminate le cause e quella Servalliana non fa altro che copiare i predecessori”.

E’ quanto denuncia in una nota stampa l’associazione Cava5stelle Libro Bianco, che ha promosso mesi fa la raccolta firme, al momento centinaia quelle raccolte, e sarà presente in piazza con un banchetto nei prossimi fine settimana in ragione del fatto che il problema non è solo dei residenti di San Giuseppe al Pozzo ma di tutta la città.

“Con la sottoscrizione -continua la nota pentastellata- i cittadini cavesi, titolari del diritto di partecipazione, denunciano e chiedono massima attenzione del sindaco,
dell’amministrazione, delle autorità e degli enti pubblici competenti rispetto al problema legato al forte odore particolarmente acre e nauseabondo che colpisce la zona Nord di Cava de’ Tirreni e in particolar modo l’intera area di Via Gaudio Maiori. I cittadini chiedono di avviare immediati accertamenti finalizzati ad individuare l’origine del problema, di verificare se tali odori dipendono da particolari lavorazioni/trasformazioni, visto che ci troviamo in zona industriale, o se la causa sia di altra natura”.

“Vorremmo, in via prioritaria -prosegue la nota- poter escludere che da anni stiamo inalando sostanze inquinanti dannose per la salute. Il Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, vieni chiamato a farsi garante nell’individuazione, con il coinvolgimento, supporto e intervento, per quanto di competenza, dell’ASL, dell’ARPAC e di tutte le autorità preposte, e a mettere in atto adeguate iniziative, affinché il problema venga, quanto prima, definitivamente risolto tutelando l’ambiente e la salute dei cittadini che vivono e transitano
nella zona indicata”.

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