scritto da Nino Maiorino - 08 Giugno 2019 16:32

Cava, la città dei gemellaggi

Prendo spunto dalla recente visita fatta alla nostra città da una folta delegazione di rappresentanti istituzionali e cittadini della città tedesca di Schwerte, iniziata sabato 1 e conclusasi giovedì 6 giugno, guidata dal Sindaco della città tedesca Dimitri Axourgos e dalla Presidente del Comitato dei gemellaggi Dagmar Hoke, accompagnati da una quindicina di cittadini di Schwerte.

E’ una consuetudine consolidata negli anni quella di fare e ricambiare visite alle città gemellate, e anche negli anni passati delegazioni di Schwerte sono state qui a Cava, come più volte delegazioni della nostra città, guidate dai Sindaci in carica e dal Presidente del Comitato dei gemellaggi, il dott. Nicola Pisapia, sono state nelle città con noi gemellate: oltre a quella tedesca, ve ne sono altre tre, precisamente Pittfield, negli Stati Uniti d’America, Gorzow, in Polonia e Kaunas in Lituania.

Ovviamente la più conosciuta dai cittadini metelliani è proprio la città di Schwerte, alla quale il nostro comune ha intestato la villa comunale ubicata tra Viale degli Aceri, Via Vittorio Veneto e Via Tafuri, ricambiando così l’attenzione che la città tedesca ebbe nei nostri confronti con l’intestazione alla nostra città di una piazza, appunto Cava-dei-Tirreni-Platz (vedi foto). Ma anche con le altre gemellate vi sono contatti e rapporti quasi continui che passano, purtroppo, sotto silenzio, sia perché non adeguatamente pubblicizzati dalla nostra amministrazione (non mi riferisco solo all’attuale, che in questo settore sembra più attiva, ma principalmente alle precedenti), sia per una specie di disinteresse dei nostri cittadini a tali importanti rapporti; i quali, se non adeguatamente pubblicizzati, oltre a passare sotto silenzio, finiscono per inaridire i rapporti, riducendoli a semplici contatti formali; il che sminuisce anche l’immagine della nostra città in quanto  le città con le quali siamo gemellati mostrano maggiore entusiasmo.

L’iniziativa di pubblicizzare la recentissima visita della delegazione di Schwerte è venuta a galla anche grazie alla collaborazione dell’Associazione di promozione sociale “Associazione Amici della Terza Età – Antico Borgo”, fondata e presieduta da una vecchia gloria cavese, Gerardo Canora, ottimamente collaborato dal figlio Angelo, attivissima in tutti i campi sociali, tant’è che spesso l’amministrazione comunale le chiede di supportare e pubblicizzare iniziative cittadine, com’è avvenuto anche questa volta dando grande risalto e accoglienza alla visita, ospitando la delegazione tedesca mercoledì 5 giugno nella sede assegnata dal Comune, i locali dell’ex C.U.C., alla presenza di tantissimi Soci che con il loro calore hanno fatto sentire come a casa propria gli ospiti, ai quali è stata anche offerta una targa ricordo (vedi foto).

Sinteticamente nei sei giorni la delegazione di Schwerte, oltre a visitare la nostra città, in particolare l’Abbazia Benedettina, il centro porticato, il Centro per l’Artigianato Digitale, varie Chiese tra le quali la Basilica di San Francesco, presso la quale si svolta anche una conviviale, hanno avuto occasione di visitare Salerno, gli Scavi di Pompei, la costiera sorrentina e parte di quella amalfitana, e sono stanti anche ospitati dall’Associazione dei Cavalieri della Bolla Pontificia.

Ma torniamo ai vari gemellaggi che legano Cava a Schwerte, a Pittfield, a Gorzow ed a Kaunas.

Per fare un gemellaggio ci vuole preliminarmente un interesse che raccordi le due città, interesse non necessariamente economico, ma anche culturale, sociale, folkloristico o sportivo. Occorre quindi che preliminarmente due volontà decidano di intraprendere un percorso comune che sfoci poi nella formalizzazione del gemellaggio; volontà che possono derivare sia dagli Enti pubblici (comune, provincia o altro), sia anche da privati che, alla fine, debbono coinvolgere le Istituzioni: nei quattro gemellaggi della nostra città vi sono stati molteplici e variegati interessi.

Il gemellaggio con Schwerte venne formalizzato con una delibera consiliare del 16 febbraio 1982, Sindaco Andrea Angrisani, nella quale si evidenziava che quella città, all’epoca situata nella Germania Federale (la Germania era ancora divisa), aveva con Cava diverse analogie, tra le quali le caratteristiche geografiche, culturali, industriali, commerciali, turistiche e ambientali.

Il Consiglio deliberò con voto unanime, in considerazione delle notevoli possibilità di scambi non solo culturali.

Il gemellaggio con la città di Pittfield, negli Usa, è il secondo in ordine di tempo; venne deliberato il 12 giugno 1986, Sindaco Eugenio Abbro al quale era stato prospettato dal titolare della Cartiera metelliana De Juliis, che aveva contatti con la cartiera Krofta e dopo che il Sindaco di Pittfield, Mister Smith, era stato qui a Cava nel mese precedente di maggio. Era stato coinvolto anche il Comitato Italo-Americano dei figli d’Italia, e, particolare curioso, nella visita di maggio il Sindaco Smith ci aveva consegnato anche la bandiera della sua città, a dimostrazione di quanto ci tenesse a concludere il gemellaggio.

All’epoca la comunità italiana di Pittfield era di circa 20.mila persone su circa 61.mila abitanti, e la maggior parte era di origini campane. La forte presenza degli italiani (circa il 40.%) aveva comportato una penetrazione notevole di nostri connazionali sia nell’amministrazione della città (nel Consiglio comunale sedevano due uomini e due donne di origini italiane) sia in tutti i settori produttivi (industrie, banche e assicurazioni, sanità, commercio) e anche nel settore dell’edilizia tanto che la più importante impresa edile dell’epoca era italiana. Anche l’industria era molto forte, e quella principale produceva plastica e dava lavoro a circa 8.mila nostri connazionali. Dal punto di vista ambientale vi erano molte analogie tra Cava e Pittfield, che, oltre parchi attrezzati per attività sportive e ricreative, aveva anche due laghi.

Pure il gemellaggio con Pittfiled venne votato all’unanimità, nonostante qualche mugugno che incolpava l’amministrazione cittadina di non seguire l’attività dei gemellaggi con la stessa passione delle città gemellate.

Il gemellaggio con la città polacca di Gorzow, venne deliberato il 15 settembre 1992; pure allora Eugenio Abbro era Sindaco di Cava e il Consiglio si espresse con voto unanime, anche frutto della preparazione del terreno politico/amministrativo che aveva visto impegnato il Comitato dei gemellaggi.

All’epoca la città di Gorzow aveva una popolazione quasi doppia di quella di Cava, ma sostanzialmente le caratteristiche ambientali, culturali, industriali ed economiche erano analoghe. Entrambe avevano un sistema industriale consolidato e fiorente, entrambe aveva la tradizione della lavorazione dei tessuti, entrambi avevano una fiorente edilizia, entrambe avevano tradizioni storiche antiche dalle quali derivavano chiese, abbazie e musei, nonché rilevanti analogie territoriali con grandi estensioni verdi.

Nel precedente mese di giugno, dal 10 al 13, era stata nella città polacca una nostra delegazione guidata dal sindaco Eugenio Abbro, accompagnato dai consiglieri Gaetano Panza, Achille Mughini, Alfonso Senatore e Umberto Sergio, ospitati dal Presidente (il Sindaco, ndr) Ing. Lech Marek Gorywoda; durante quell’incontro era stato concordato l’iter procedurale da seguire dopo aver approfondito tutte le caratteristiche che accumunavano le due città.

Alcuni giorni dopo quello della delibera, una delegazione polacca, guidata dal Sindaco Lech Marek Gorywoda, ricambiò la visita concludendo, così il gemellaggio che pure in questo caso era stato deliberato con voto unanime.

Il gemellaggio con la città lituana di Kaunas, il quarto, venne deliberato il 21 dicembre 2007; era Sindaco Luigi Gravaguolo, ma ne fu attivo sostenitore l’allora Consigliere Nunzio Senatore, ora Assessore della giunta Servalli.

Qualche mese prima una nostra delegazione, supportata dalla folcloristica presenza degli sbandieratori cavensi, venne accolta con grande affetto dalle autorità di Kaunas, che aveva una consolidata esperienza di gemellaggi, avendone attuato già 18 con città sparse in tutti i continenti; i tratti comuni che giustificavano il gemellaggio erano dati da turismo, cultura, affinità territoriali, e tendevano alla valorizzazione dei prodotti del territorio oltre alla organizzazione di manifestazioni sportive.

Kaunas è una città importante della Lituania, situata sulla confluenza dei due più importanti fiumi del paese, crocevia delle più importanti direttrici economiche dei paesi baltici, all’epoca contava oltre 360.mila abitanti (oggi ne ha circa 380.mila) ed ha origini antiche; nel 1918 la Lituania divenne uno stato indipendente e Kaunas ne divenne la capitale provvisoria; nel periodo del nazismo subì persecuzioni da parte delle truppe tedesche e circa 40.mila ebrei-lituani vennero trucidati.

Della sua storia conserva importanti monumenti ed il suo territorio è ameno e godibile.

Ma è anche una città di grandi tradizioni culturali ed ha più di trenta musei storici, molti teatri, ed era già allora un effervescente centro di aggregazione per l’intero paese con le sue attività artistiche e folcloristiche. In sostanza rispecchiava, sebbene le dimensioni siano diverse, tutto quello che in piccolo già allora era Cava.

Non fu secondaria la circostanza che, preparandosi Cava alle celebrazioni del millenario della nascita della nostra Abbazia benedettina, l’amministrazione della nostra città intendesse conferire alle stesse una dimensione europea che travalicasse i confini della Germania (non dimentichiamo il gemellaggio con Schwerte).

Pure quel gemellaggio venne deliberato all’unanimità, il che denota che, al di là degli schieramenti politici dei vari Sindaci e delle varie amministrazioni, vi sono argomenti sui quali i rappresentanti dei cittadini sono compatti, e i gemellaggi sono un esempio di come la città, indipendentemente da schieramenti e ideologie, faccia corpo unico intorno ad ideali condivisi.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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