Cava, il sindaco Servalli: “Inaccettabile la chiusura della Rianimazione del S. M. dell’Olmo”
Sulla vicenda della potenziale chiusura del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni si esprime, dopo giorni di aspre polemiche da parte dei cavesi e delle forze politiche di opposizione, anche il Primo cittadini, Vincenzo Servalli.
“La progressiva crescita del numero di contagi da Covid 19 nella nostra regione preoccupa tutti noi e necessita dell’adozione di scelte responsabili – dichiara il Sindaco – Nessuno deve sottrarsi dal fare la propria parte e anche noi la faremo.
Tuttavia, la sola ipotesi di chiusura del reparto di rianimazione del nostro presidio ospedaliero, avanzata da qualche dirigente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona, è totalmente inaccettabile. Non risponde a logiche di razionalità, buon senso e tutela della salute dei cittadini”.
“Sono certo – chiosa Servalli – che il direttore generale del Ruggi, Vincenzo D’Amato saprà operare le scelte giuste e mi appello al presidente De Luca affinché si valutino l’adozione di misure efficaci ma che non comportino lo svuotamento delle strutture già esistenti. Ringrazio gli operatori sanitari del nostro presidio che, non ho dubbi, ancora una volta, daranno prova di grande professionalità, impegno e sacrificio per la tutela e il buon funzionamento del nostro ospedale”.
Infine, il sindaco Servalli concentra il suo intervento sul versante politico e si rivolge ai partiti e ai movimenti di opposizione, e non solo: “Alle forze politiche e civiche di maggioranza e opposizione chiedo di non dividersi e di affrontare insieme questo momento difficile, perché abbiamo un unico obiettivo: la salute dei cittadini e la difesa del nostro ospedale, per le quali non esistono appartenenze”.
Un intervento, quello di Servalli, che tutti attendevano in città e dal quale non poteva più esimersi visti i malumori che stavano cominciando a circolare in maniera insistente tra la popolazione anche verso il silenzio della maggioranza politica cittadina.
I cavesi si sentono traditi da De Luca che lo scorso mese di luglio aveva dichiarato lo stanziamento regionale di un finanziamento di 4 milioni 358 mila euro per l’Ospedale Santa Maria dell’Olmo: 2 milioni 344 mila euro per il nuovo Pronto Soccorso; 1 milione 564 mila euro per la Terapia Intensiva; 450mila euro per il rifacimento delle facciate esterne. Ora invece la doccia fredda e per la Rianimazione, piuttosto che la pioggia di euro sembra avvicinarsi la chiusura.