scritto da Carolina Milite - 13 Giugno 2019 07:48

Cava, discariche a cielo aperto nelle le frazioni e non solo: i cittadini chiedono maggiori controlli

Sono ormai all’ordine del giorno gli scatti fotografici pubblicati sui social dai cittadini cavesi che ritraggono cumuli di rifiuti abbandonati nelle periferie della città. C’è chi ha lasciato materassi e vecchi apparecchi televisivi, chi ha abbandonato sanitari da bagno o sedie da soggiorno, e c’è anche chi ha pensato bene di accatastare vicino ai bidoni per l’umido un intero salotto smontato. Ma a guardar bene l’elenco potrebbe arricchirsi e si rischia di fare un elenco senza fine.

Vere e proprie discariche abusive che appaiono costantemente sui cigli delle strade delle frazioni metelliane, veri e propri atti incivili da parte di alcuni cittadini che non hanno ben compreso l’importanza per l’ambiente di una corretta raccolta differenziata e che reiteratamente violano le regole sicuri della loro impunità.

Il discorso si fa, poi, più delicato quando ad essere abbandonati tra i rifiuti non ci sono solo semplici sacchetti o mobili dismessi, ma compaiono anche materiali di risulta proveniente da ristrutturazioni, piastrelle, calcinacci e, a volte, anche eternit. Uno scenario triste e pericoloso per la salute dei cittadini.

L’ultimo avvistamento è quello di un cittadino che ha postato su Facebook la foto di un cumulo di immondizia abbandonata e al margine ha lasciato questa nota: “Questo succede tutti i giorni a via Angeloni,  di fronte all’azienda Pancrazio Spa. La Metellia Servizi provvede a ripulire, ma la sera si è di nuovo punto e a capo. E’ possibile aprire questi sacchi e verificarne il contenuto alla ricerca dei responsabili? – chiede il cittadino che denuncia la cosa-  Si potrebbe far appostare qualcuno? È logico che i costi per lo smaltimento aumentino anno per anno: questa è la causa che determina ciò, non la busta della famiglia risposta fuori orario”.

Un ragionamento semplice e lapalissiano quello del nostro concittadino. Non fa una piega e più di una volta lo abbiamo espresso anche noi dalle pagine del nostro giornale virtuale. L’abbandono in maniera indiscriminata di materiale indifferenziato, tra cui anche rifiuti speciali, costringe il Comune a rimuoverli con appositi interventi di bonifica che causano un aggravio di costi  a carico della comunità.

E’ necessario attuare metodi incisivi per contrastare l’inciviltà. Bisogna inasprire i controlli per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel territorio cavese, anche attraverso interventi coordinati con le Forze dell’Ordine. Soltanto così si potrà contrastare questa piaga sociale.

A ciò si aggiunge una osservazione banale: è irritante che gli amministratori comunali si affannino sui social a denunciare e lamentarsi dell’inciviltà ormai acclarata di non pochi cavesi. Ma ciò non basta. Per dirla tutta, non prendeteci in giro, almeno questo risparmiatecelo.  I cittadini normali, quelli che pagano regolarmente le bollette sempre più salate sui rifiuti, sono gli unici che possono e devono lamentarsi perché più di questo non sono in grado di fare, contrariamente a chi è stato chiamato a governare la città, cui spetta il compito e il dovere di trovare soluzioni e dare risposte concrete ai cittadini.

Insomma, a Servalli & C. non si chiedono fiori, ma opere di bene.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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