Cava de’ Tirreni, sulle vendita dei beni comunali il Co.Be.Co. incontra le forze politiche e consiliari
Resta il fatto che il Co.Be.Co è contrario a qualsiasi vendita di immobili di valenza storica o di utilità sociale
Riceviamo e pubblichiamo
Il Co.Be.Co. in queste ultime settimane ha incontrato diversi esponenti e formazioni della politica locale per illustrare le motivazioni alla base del NO alla vendita indiscriminata del patrimonio pubblico dei cavesi, privati della possibilità di una gestione proficua e condivisa dei beni comuni.
La prima formazione politica incontrata è stata quella del Partito Democratico, su invito del segretario cittadino Massimiliano De Rosa.
Alla riunione erano presenti il segretario ed il vicesegretario del Pd, le consigliere Anna Padovano Sorrentino e Paola Landi nonché Raffaele Fiorillo come componente del direttivo.
Il segretario De Rosa ha aperto il confronto, soffermandosi in particolare su Palazzo Buongiorno come esempio di un bene che, se non curato, rischia di deperire, e la vendita di appartamenti non inerenti all’originario corpo di fabbrica può essere un vantaggio. Fermo restando che, come evidenziato dall’ex sindaco Fiorillo,e dal vicesegretario Carmine Senatore, la scelta della vendita non è condizione ampiamente condivisa nel PD, in quanto il Direttivo del Circolo cavese si è espresso contro la vendita.
Il Co.Be.Co. ha evidenziato come il convegno organizzato il 25 novembre 2023 con tecnici esperti del settore abbia messo in evidenza che il bilancio del comune non mostrava una situazione di bilancio così negativa (come evidenziato anche dalle eccezioni sollevate di recente dallaCorte dei Conti). Inoltre non è affatto vero che gli appartamenti del palazzo Buongiorno, messi in vendita, non facciano parte della parte storica.
Pertanto il Comitato ha ribadito che sta andando avanti, aprendo la discussione alla città, ribadendo che c’è un Regolamento sui beni comuni completamente disatteso, in un vuoto di riflessione politica adeguata al tema.
Resta il fatto che il Co.Be.Co è contrario a qualsiasi vendita di immobili di valenza storica o di utilità sociale.
Su questo tema il Co.Be.Co si aspetta dal PD una posizione su quanto discusso ed una proposta di confronto.
Altro confronto, la riunione con il coordinamento civico di Cava SIA e Finalmente Cava, presenti il consigliere Eugenio Canora, Massimo Mariconda, Antonio Palumbo, Domenico Campeglia.
La riunione viene aperta con il chiarimento di quella che è la posizione del CoBeCo, con la contrarietà alla vendita dei beni comunali e sottolineando l’impegno ultimo con la richiesta di bloccare la vendita di palazzo Buongiorno e l’ex Velodromo, due beni per i quali ultimamente sono stati fatti dei bandi per l’alienazione.
I rappresentanti dei due movimenti si mostrano disponibili al confronto, sottolineando che concordano sul NO alla vendita del patrimonio pubblico. In particolare il consigliere Eugenio Canora, ribadendo di non aver condiviso le azioni che hanno portato al piano di riequilibrio e la concomitante decisione dell’alienazione di tanti beni pubblici, spiega quali sono tutti i suoi dubbi sulla vendita del velodromo. Dal confronto è venuta la condivisione di muoversi, ognuno per la sua parte, per impedire la vendita del velodromo, bene valorizzato anche attraverso un PON in cui era protagonista il Liceo Scientifico Genoino, grazie al quale sono stati realizzati due campi di calcio e altre strutture sportive.
Un successivo confronto è stato fatto con rappresentanti del Movimento 5 stelle, presenti Daniela Bifolco e Giuseppe Benevento, responsabile del coordinamento territoriale di Cava de’ Tirreni. La delegazione, rispetto a quanto da noi richiesto su una precisa posizione del movimento sulla salvaguardia dei beni comuni della città e sul pedissequo rispetto del relativo regolamento, già approvato dal Consiglio comunale, ha dato la sua massima disponibilità ed impegno. Naturalmente si è detta d’accordo a preservare il patrimonio immobiliare della città, nonché a combattere per l’acqua pubblica. Ha apprezzato inoltre la funzione del Co.Be.Co. come gruppo di pressione civica ed ispiratore per le scelte della parte politica.
Il confronto con le forze politiche, culturali e sociali della città continua, il Co.Be.Co. intende incontrare tutte le forze presenti in consiglio o attive in città.
La portavoce
Maria Di Serio