Cava de’ Tirreni, sulla riorganizzazione del Comune è scontro tra Sindacati e Amministrazione Servalli
I Sindacati hanno presentato una nota preventiva in quanto ritengono che l'Amministrazione Comunale opera delle scelte a prescindere dal confronto con le organizzazioni sindacali, tant'è che nella nota stessa contestano proprio questo modus operandi di Servalli &. C.
Si è tenuto stamani l’incontro tra i Sindacati e l’Amministrazione comunale Cava de’ Tirreni con all’ordine del giorno il nuovo regolamento sull’elevata qualificazione e sulla riorganizzazione della macchina comunale.
I Sindacati hanno presentato una nota preventiva in quanto ritengono che l’Amministrazione Comunale opera delle scelte a prescindere dal confronto con le organizzazioni sindacali, tant’è che nella nota stessa contestano proprio questo modus operandi di Servalli &. C..
I sindacati CGIL, UIL e CSA nella nota indirizzata all’Amministrazione comunale scrivono “che il taglio lineare delle elevate qualificazioni, oltre a un impatto negativo sui servizi porterà di riflesso una perdita salariale per tutto il personale del comparto; e che nella proposta di riorganizzazione compaiono più uffici che personale in servizio e che in ogni caso il finanziamento delle specifiche responsabilità è materia di contrattazione”.
Le Organizzazioni sindacali evidenziano poi “che da dichiarazioni pubbliche rese dall’ Assessore al bilancio e dal Sindaco nell’ ultimo consiglio comunale si è appreso che il Comune ha già utilizzato i risparmi del 50% delle posizioni organizzative per altre attività e sembrerebbe vi sia stata una ulteriore esternalizzazione di servizi comunali, argomento quest’ ultimo soggetto al confronto sindacale che non risulta mai espletato su alcuna esternalizzazione”.
I Sindacati prendono “atto che l’odierna riunione è stata convocata solo ed esclusivamente al fine di rispettare gli obblighi di confronto, all’ indomani di decisioni già assunte senza alcuna possibilità di addivenire ad una soluzione condivisa. Pertanto, confermano la propria contrarietà al taglio lineare delle elevate qualificazioni, ritenendo che la discussione di oggi sia offensiva e ulteriormente lesiva del ruolo e della funzione sindacale.
“Non sono disponibili -infine- a prestare il fianco e dichiarano convintamente no alle iniziative proposte da questa Amministrazione che danneggiano e mortificano servizi comunali e personale e ledono diritti dei lavoratori e prerogative sindacali. Diffidano la dirigenza comunale a conferire qualsivoglia incarico di specifica responsabilità o di responsabilità di ufficio per il 2024 in mancanza di contrattazione e specifico finanziamento e ritengono disdettato al 31 dicembre 2023 ogni accordo economico in virtù anche della riorganizzazione proposta oggi e non condivisa con le OO.S.S.”.
A quanto si è saputo da alcune indiscrezioni il sindaco Servalli, che ha partecipato in prima persona alla riunione, ha tenuto a precisare che i sacrifici richiesti sono necessari e che il piano di riequilibrio è stato fatto non per salvaguardare la sua poltrona ma che serve per la cittadinanza ed i lavoratori, in quanto nel caso di un commissariamento sarebbero stati imposti sacrifici ancora più pesanti. Le Organizzazioni Sindacali hanno congiuntamente preso atto delle dichiarazioni all’apparenza concilianti del Sindaco ribadendo che non condividono delle scelte che penalizzano i dipendenti, i servizi comunali erogati e la cittadinanza cavese.