Cava de’ Tirreni, Statuto dell’Azienda Speciale Cava – Costa d’Amalfi: il Coordinamento Civico denuncia Il famigerato “metodo Servalli” e i consiglieri ridotti a comparse
Unica cosa certa lo smantellamento dell'attuale Piano di Zona e la costituzione di un potenziale nuovo poltronificio, tra presidenze e direzioni
“Il Coordinamento Civico “Cava SIA_Finalmente CAVA” – a prescindere da qualsiasi considerazione di merito in ordine all’opportunità di un’iniziativa del genere, che, unica cosa certa, comporterà lo smantellamento dell’attuale Piano di Zona e la costituzione di un potenziale nuovo poltronificio, tra presidenze e direzioni – denuncia apertamente i consueti metodi arroganti e discriminatori del sindaco Servalli e della sua Giunta, i quali, complice anche l’ottuso silenzio e l’artata copertura di più di un dirigente, ancora una volta, hanno apertamente escluso il Consiglio Comunale – unico organo deputato (udite, udite!) all’approvazione di tale atto – dalla partecipazione e dalla discussione rispetto all’impostazione e ai contenuti del medesimo”.
E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento Civico dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale dell’Atto costitutivo e dello Statuto dell’Azienda Speciale Consortile Cava – Costa d’Amalfi (A.S.C.C.C.A.).
“L’Amministrazione Servalli dimostra, come da abitudine ormai consolidata -si legge ancora- il suo cinismo nei confronti di quanti sono stati chiamati dai cittadini a rappresentarli e a tutelare gli interessi di Cava e dei cavesi, mortificando il ruolo di molti degli attuali consiglieri, costretti (probabilmente anche loro malgrado) a recitare il ruolo di semplici comparse”.