Cava de’ Tirreni, presunta aggressione fisica ad un dipendente dell’Ufficio Anagrafe
Furiosa lite tra un utente e un dipendente dell'ufficio Anagrafe. Quest'ultimo lamenta di essere stato colpito da un pugno alle spalle e ha sporto denuncia
E’ accaduto l’altro ieri uno spiacevole episodio presso l’Ufficio Anagrafe dove c’è stato un animato alterco tra un un cittadino e un impiegato comunale. Il fatto è avvenuto l’altro ieri mattina intorno alle 11,45.
Protagonista del pesante diverbio il papà di un consigliere comunale, il quale si era recato alla sede dell’anagrafe cittadina in viale Marconi per accompagnare per il disbrigo di una pratica amministrativa, sembra il rilascio di una carta d’identità, uno straniero di origine georgiana da anni regolarmente presente nel nostro Paese ed occupato presso la sua azienda. Lo straniero non è però risultato agli atti essere residente a Cava nonostante sia nella nostra città da diversi anni. Forse per un disguido o molto probabilmente perché non aveva mai richiesto la residenza da noi una volta arrivato dalla Georgia. Fatto sta che dopo poco la situazione è degenerata in un accesso diverbio tra il nostro concittadino e un impiegato comunale. Sono volate ingiurie e parole grosse.
Il dipendente comunale asserisce di essere stato fisicamente aggredito lamentando di essere stato colpito da un pugno alla spalla, tanto da essersi poi fatto refertare in giornata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria dell’Olmo, dove i medici gli hanno dato una prognosi di otto giorni per la guarigione. Lo stesso dipendente si è poi recato presso la locale stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia.
Versione del tutto diversa viene fornita dal presunto aggressore, il quale nega che ci sia stata, al di là della concitata discussione, la benché minima violenza come i testimoni presenti potranno facilmente confermare. Al contrario, viene lamentata una ricostruzione dei fatti posticcia, tralasciando il comportamento a quanto pare irrispettoso del dipendente comunale nei riguardi della persona straniera cui sembra si sia rivolto in termini dispregiativi. Anche il presunto aggressore pare si sia recato presso i Carabinieri per sporgere denuncia.
Queste, a grandi linee, le due versioni contrastanti di questa che è comunque una sgradevole vicenda. In ogni caso, si è trattato di un episodio spiacevole, l’ennesimo di forte tensione tra dipendenti comunali e cittadini. In effetti, a prescindere da come siano andate effettivamente le cose in questo specifico caso, sta di fatto che i dipendenti comunali di sicuro sono stressati in ragione di essere sotto organico e per questo oberati di lavoro e spesso sotto pressione. Dall’altra parte i cittadini, anche essi spesso portatori di difficoltà e disagi, si approcciano sovente agli uffici comunali con una certa diffidenza e non sempre con una buona predisposizione d’animo, soprattutto per la qualità dei servizi erogati dal Comune.
Questo dell’altro ieri, in effetti, è uno dei tanti episodi, sempre più frequenti, di dissapori se non di veri e propri contrasti e addirittura di violenza fisica e non solo verbale nei confronti dei dipendenti pubblici. L’ultimo, con conseguenze molto più gravi, c’è stato lo scorso agosto quando un’assistente sociale fu presa a pugni in ufficio da un’utente. La mancanza di personale addetto al controllo e alla sicurezza, con conseguente mancanza di filtri, fa sì che troppo spesso si creino episodi del genere. La sicurezza sul posto di lavoro non è solo una priorità, ma anche una questione di civiltà.
Quello che sembra difetti al Comune di Cava de’ Tirreni.