Cava de’ Tirreni, lavori a Santi Quaranta: residenti infuriati con il Comune per la scarsa sicurezza del percorso alternativo
Gli abitanti della piccola frazione attigua al casale Dupino di Cava de’ Tirreni, feudo della nobile e antica famiglia Quaranta
I residenti della frazione di Santi Quaranta sul piede di guerra con l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni a causa di alcuni lavori che per la seconda volta a distanza di due mesi, dovrebbero effettuarsi sulla strada via Matteo Monetti.
Gli abitanti della piccola frazione attigua al casale Dupino di Cava de’ Tirreni, feudo della nobile e antica famiglia Quaranta dove ebbe i natali nel 1880 Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello, sostengono che tali lavori causerebbero la chiusura della strada per un lungo periodo, mettendo in enorme difficoltà oltre 15/20 famiglie che sarebbero costrette ad utilizzare come unica alternativa per accedere alle proprie abitazioni una stradina che collega SS. Quaranta ad Alessia, strettissima nel suo sviluppo e mai più larga di 2 metri, pericolosa e dissestata.
“Teniamo a precisare – sostengono i residenti, autori della PEC inviata al Comune di Cava – che la nostra lamentela non è nei confronti del soggetto privato interessato ai lavori di salvaguardia della propria abitazione che porteranno alla chiusura della strada, ma nei confronti dell’Amministrazione comunale e degli uffici interessati che emettono ordinanza di chiusura della strada, cosa già sperimentata sulla nostra pelle e verificata in una recente precedente occasione, sempre per lavori allo stesso punto della strada, senza verificare se le famiglie residenti, colpite dal provvedimento, siano messe nella condizione di poter raggiungere le proprie dimore senza che venga messa a repentaglio la propria incolumità”.
In particolare, chiedono: la sistemazione della strada da dover utilizzare come percorso alternativo, attualmente dissestata e piena di grosse buche e di erbacce che la rendono già adesso insicura e poco praticabile; il posizionamento di un doppio semaforo in modo da evitare che nel tratto di strada più stretto e pieno di curve, anche cieche (circa 500 metri), si incrocino veicoli che avrebbero, poi, grandi difficoltà di manovra per il solo passaggio, in quanto sono assenti lungo il percorso piazzole o aree di attesa; la garanzia del rifacimento, dopo i lavori, del manto stradale in modo da renderlo praticabile e non disconnesso e pieno di buche come lasciato nel primo intervento.
“Teniamo a informare – concludono determinati gli abitanti di SS. Quaranta, “capeggiati dall’ex assessore comunale Carmine Adinolfi – che laddove quanto richiesto non venga preso nella giusta considerazione e dovessero verificarsi danni a persone e a cose a causa della mancata adozione degli opportuni accorgimenti richiesti per la messa in sicurezza del tratto stradale in oggetto ci vedremo costretti a denunciare agli organi competenti tali gravi omissioni che reputiamo in capo al Comune”.