Cava de’ Tirreni, il nuovo anno riporterà la luce in via Rosario Senatore?
Nessuna novità per i residenti di via Rosario Senatore che aspettano da mesi che venga risolta la problematica della scarsa illuminazione, in seguito all'impianto dei lampioni a LED
Il 2024 che sta ormai per arrivare, riporterà un’adeguata illuminazione in via Rosario Senatore? E’ quanto si chiedono speranzosi i tanti residenti della zona che dallo scorso mese di ottobre hanno visto diminuire notevolmente l’illuminazione della strada, in seguito alla sostituzione dei vecchi lampioni con i nuovi a LED che, per la loro scarsa illuminazione e il posizionamento, hanno causato il crearsi al calar della sera di punti oscuri a discapito dell’incolumità e della sicurezza di chi percorre la strada a piedi.
Dopo una serie di interrogazioni poste da alcuni consiglieri di opposizione e una raccolta firme dei cittadini, protocollata al Comune di Cava de’ Tirreni, e l’ammissione del problema da parte del dirigente degli Uffici Tecnici, sono state effettuate due verifiche illuminotecniche, a distanza di una decina di giorni l’una dall’altra.
Dopo la prima verifica è aumentata l’intensità d’illuminazione dei lampioni a LED e si è passati nelle zone d’ombra dal buio pesto al buio non tollerabile. Insomma, una illuminazione scarsissima, indecente e indecorosa. Dopo la seconda verifica illuminotecnica, nulla è cambiato. E’ trascorso un mese, ma nulla si muove. I residenti sono furiosi perchè ritengono che le loro lagnanze siano frutto di una problematica causata dall’incapacità, dall’incompetenza e dall’inefficienza di chi ha fatto i lavori e di chi li ha diretti, ivi compresi gli organi tecnici e politici del Comune di Cava de’ Tirreni.
Oltretutto, in seguito al continuo verificarsi di furti e tentativi di furti in città – un vero e proprio allarme sociale- uno dei quali proprio nella vicina via Bassi e nel tardo pomeriggio, la paura di percorrere strade scarsamente illuminate e, in alcuni tratti, buie, è cresciuta esponenzialmente. La cittadinanza si sente frustrata e abbandonata dalle Istituzioni che non tengono conto della situazione e chiede di essere messa al corrente di novità in merito, se ce ne sono. O, in caso contrario, di trovare una soluzione, nel più breve tempo possibile.
C’è un detto napoletano che sintetizza molto bene la situazione: “Vai p’aiut e truov sgarrup”.