scritto da Francesca Faiella - 21 Dicembre 2023 10:15

Cava de’ Tirreni, durante il mese di dicembre le scuole cittadine in visita al Museo dedicato a Mamma Lucia.

Ricco di documenti sulla vita di Lucia Apicella, ripercorre i giorni della battaglia di Cava, che aveva causato tante vittime soprattutto tedesche, e la celebre opera di recupero delle spoglie da parte della donna cavese

Il Museo di Mamma Lucia di Cava de’ Tirreni, inaugurato il 7 giugno 2023 dopo un percorso iniziato nel 2015, apre le porte straordinariamente di mattina per le scuole cittadine.

Ricco di documenti sulla vita di Lucia Apicella, ripercorre i giorni della battaglia di Cava, che aveva causato tante vittime soprattutto tedesche, e la celebre opera di recupero delle spoglie da parte della donna cavese attraverso filmati d’epoca, immagini e testimonianze varie.

La storia di Mamma Lucia inizia quando, dopo aver sognato otto croci da cui si alzarono otto giovani che la pregavano di riportarli alle loro famiglie, decise di raccogliere i resti mortali dei soldati rimasti uccisi nei dintorni della sua città dopo lo sbarco anglo-americano del 9 settembre 1943 nel Golfo di Salerno. La signora Lucia andava per le montagne e i boschi di Cava a raccogliere le spoglie di soldati caduti durante i combattimenti: tedeschi, inglesi, americani, marocchini o polacchi. Non importava di che origine fossero, “Song’ tutt’ figl ‘e mamma” diceva: ecco l’origine dell’appellativo che l’ha resa nota anche in Germania, complice il comune denominatore del dolore di tutte le mamme che avevano perso figli durante l’atroce guerra.

La sua umiltà nonostante le onorificenze che le sono state riconosciute dal Papa, dal Presidente della Repubblica, dalla città di Salerno, impartiscono un’importante lezione di vita alle nuove generazioni che si recano in visita al Museo in queste soleggiate mattine invernali.

Il Museo è aperto al pubblico venerdì, sabato e domenica dalle 17:30 alle 20:00.
(nella foto una classe della scuola secondaria dell’IC Carducci Trezza in visita)

Cavese, laureata in Letterature comparate alla Sapienza di Roma, insegna lettere in una scuola media di Cava. Ama la letteratura, il teatro e il lindy hop, si dedica al giornalismo per passione.

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