Cava de’ Tirreni, bilancio preventivo ancora in alto mare: intanto si stringe la cinghia risparmiando su tutto, a cominciare dal personale
Il bilancio preventivo al Comune di Cava de’ Tirreni, contrariamente a quanto avevamo annunciato giorni fa, ancora non si riesce a far quadrare.
La scorsa settimana ad avere l’amara sorpresa è stato anche il nuovo presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. In un incontro con i dirigenti comunali, infatti, il dott. Donato Toriello accompagnato dal sindaco Servalli ha appreso, su sua specifica richiesta rivolta ai dirigente del settore finanziario, che ad oggi il bilancio preventivo non è ancora pronto e non si sa entro quando lo sarà.
A quanto si riesce a capire, ci sono delle cifre ballerine, ma la quadratura dei conti riguarda anche i successivi anni 2024 e 2025.
In altre parole, una situazione davvero difficile.
Sta di fatto che al Comune si sta cercando di stringere su tutto. A cominciare dai dipendenti, già in numero ridotto e molti dei quali sovraccaricati di lavoro oltre che a rischio della loro incolumità, come purtroppo accaduto nei giorni scorsi.
La Giunta comunale, infatti, a fine agosto ha deliberato la rideterminazione dello stanziamento del Fondo delle Posizioni Organizzative e di alta professionalità che per quest’anno costano 418.437, 50 euro, oltre oneri. La Giunta ha deciso per l’anno prossimo di ridurre il fondo della metà, e di un’altra metà per il successivo. In pratica, lo stanziamento viene ridotto ad euro 210.000, oltre oneri, per l’annualità 2024 e ad euro 110.000, oltre oneri, per l’annualità 2025. Tradotto significa che rispetto alle attuali circa 30 posizioni organizzative e 2 alte professionalità, l’anno prossimo ci saranno non più di 15-16 posizioni organizzative, mentre nel successivo 2025 si ridurranno a 7, al massimo 8.
L’auspicio è che questo risparmio, di sicuro necessario, non si rifletta negativamente sulla qualità dei servizi erogati, non fosse altro per evitare che poi siano sempre i cittadini a dover pagare.
Si vocifera però che si sta pensando di eliminare anche i buoni pasti, rinunciando alla settimana corta con i rientri pomeridiani del martedì e giovedì, che comportano l’attribuzione del buono pasto per i lavoratori. Questo significa che i dipendenti comunali dovranno distribuire il loro orario di lavoro su sei giorni, quindi dovranno recarsi al lavoro anche il sabato.
Non manca, tuttavia, un’altra ipotesi, appena ventilata e al momento decisamente esclusa, ovvero quella di ridurre l’indennità di risultato per i dirigenti comunali. Allo stesso modo, qualcuno pensa, o forse spera, anche ad una riduzione delle indennità di presenza dei consiglieri comunali. Una cifra modesta, comunque, anche se di grande significato etico.
In altre parole, a Palazzo di Città si sta cercando di fare economia su tutto, o quasi. Più che la caccia alle streghe, è una caccia all’euro di risparmio.
Oddio, non tutti gli euro da risparmiare al Comune hanno lo stesso valore e peso.
Ad esempio, l’unica voce di bilancio che non è stata mai messa finora in discussione nel palazzo è quella, legittima per carità, delle indennità riconosciute per legge a sindaco e assessori oltre che al presidente del consiglio comunale.
Detto questo, la data del 15 settembre è la deadline entro cui approvare il bilancio preventivo. Significa che in questa settimana la Giunta dovrebbe deliberare lo schema di bilancio preventivo al fine di consentire al Collegio dei Revisori il suo parere nonché il passaggio preliminare e obbligatorio in Commissione consiliare.
I tempi sono stretti. Servalli e suoi ci riusciranno a far quadrare i conti? Pensiamo proprio di sì. D’altro canto, non possono assolutamente fare diversamente.