scritto da Redazione Ulisseonline - 02 Febbraio 2024 10:31

Cava de’ Tirreni, a colloquio con la prof.ssa Maria Alfano dirigente scolastica del “De Filippis – Galdi”: «Un istituto legato al territorio, ma anche fortemente votato all’internazionalizzazione»

L’Offerta formativa dell’istituto che dirigo, sono ormai sei anni, è diversificata lungo le cinque direttrici corrispondenti ai cinque indirizzi. Ognuno di esse sviluppa in modo particolare le discipline di indirizzo insieme agli insegnamenti comuni

maria alfano

Il viaggio di Ulisse online nelle scuole metelliane di istruzione secondaria superiore si conclude con l’intervista alla prof.ssa Maria Alfano, Dirigente Scolastico dell’IIS “De Filippis – Galdi”, che è ora anche liceo musicale. Questa istituzione scolastica è nata dalla fusione nel 2013 di due istituti che hanno segnato la vita educativa della nostra città nello scorso secolo. Stiamo parlando del Liceo Classico “Marco Galdi” e dell’Istituto Magistrale “De Filippis”. L’istituto guidato dalla prof.ssa Maria Alfano è comunque oggi una realtà educativa di prim’ordine che coniuga tradizione e innovazione, capace di essere ponte tra passato, presente e futuro. 

 

 

 

 

“La tradizione è un trampolino di lancio verso il futuro”

 

L’I.I.S. De Filippis Galdi rappresenta il Polo Umanistico a Cava de’ Tirreni e consta di cinque indirizzi: classico, linguistico, musicale, scienze umane e economico-sociale. Un’offerta formativa ampia e diversificata da parte di un’istituzione scolastica da sempre prestigiosa. Ciò detto, il suo istituto è più legato alla tradizione o all’innovazione?

Nella sua domanda c’è innanzitutto una affermazione forte ma veritiera, poiché il De Filippis – Gadi è effettivamente un’istituzione da sempre prestigiosa, sia per la storia dei due istituti quando erano entità uniche e separate che hanno formato generazioni di giovani “maestre” e di professionisti nei vari settori, sia da quando a partire dal 2013 è rinata come nuova istituzione, che a sua volta ha messo in atto un proprio progetto qualificato e qualificante.

Venendo ai due termini che appaiono in antitesi tra loro, mi piace far notare che non consideriamo la tradizione come qualcosa di statico e cristallizzato, ma un trampolino di lancio verso il futuro. Così come non intendiamo l’innovazione (termine a volte abusato!)  come elemento della contemporaneità in nome del quale la scuola insegue attività e proposte senza valutarle e, soprattutto, senza collegarle alla propria identità e alle istanze dei propri iscritti.

Dunque, apprezziamo e valorizziamo la tradizione che nella mente dei più si identifica con il curriculum del liceo classico con il latino e il greco, ma al tempo stesso non possiamo ignorare, per esempio,  che il latino accompagna nello studio della pedagogia, della psicologia, della sociologia e dell’antropologia  gli studenti e le studentesse che frequentano il liceo delle Scienze umane. E in questa epoca in cui colgo cotidie (!!!) tante fragilità e incertezze nelle generazioni in formazione ciò si traduce, ne sono convinta, in una punto di forza del processo di apprendimento e formazione.

Allo stesso modo il latino è disciplina del primo biennio del Liceo linguistico, intesa come base necessaria per l’apprendimento delle lingue “parlate” oggi nel mondo.

E che dire dell’opzione economico sociale, detto LES, che perfino nei documenti ufficiali viene definito il Liceo della contemporaneità?

E sempre a proposito di indirizzi liceali e del binomio tradizione e innovazione, doverosamente e con piacere, sottolineo che nella “storica” sede intitolata al nostro concittadino Marco Galdi convivono condividendo le risorse professionali il liceo classico e il liceo musicale che nella storia della scuola è uno dei licei più giovani, essendo entrato nell’ordinamento solo nel 2010.

 

 

“Il nostro collante: la disponibilità all’ascolto delle istanze e delle esigenze  di ciascuno dei nostri studenti”

 

Quali sono i punti più interessanti o, se preferisce, quelli cui maggiormente tiene dell’offerta formativa del suo Istituto?

L’Offerta formativa dell’istituto che dirigo, sono ormai sei anni, è diversificata lungo le cinque direttrici corrispondenti ai cinque indirizzi. Ognuno di esse sviluppa in modo particolare le discipline di indirizzo insieme agli insegnamenti comuni. Farei torto sicuramente a qualcuno evidenziando un punto più interessante piuttosto che un altro, perciò preferisco porre l’accento su una componente fondamentale che rappresenta anche il collante di istituto: la disponibilità all’ascolto delle istanze e delle esigenze  di ciascuno dei nostri studenti, da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire da me (le porte del mio ufficio si aprono subito se qualche studente chiede di incontrarmi) per arrivare ai docenti, al personale di segreteria e ai collaboratori scolastici che rappresentano il punto di primo contatto con l’utenza.

 

 

 

 

C’è però di sicuro qualche aspetto che vorrebbe migliorare così come degli obiettivi futuri da conseguire?

La risposta più immediata che mi viene in mente è: un deciso restyling dei due edifici con un efficientamento delle caratteristiche di sicurezza, in caso di incendio per esempio o di evacuazione improvvisa. Ma questo purtroppo non dipende da me! O meglio,  su questo punto la mia azione non è determinante, ma semplicemente propositiva, trattandosi di problemi di carattere economico e di risorse che devono essere reperite ed impiegate dall’Ente proprietario, cioè  la Provincia. Sottolineo, comunque,  a tal proposito che con un Fondo Europeo Sviluppo Regionale, che in gergo viene indicato come Edugreen, abbiamo dotato entrambe le sedi di pannelli solari che producono già energia. Sono poche le scuole ad esserne dotate e sono ancora poche le persone che conoscono questo particolare.

Inoltre, qualcos’altro si profila all’orizzonte… Ne parleremo al momento opportuno!

Per ciò che attiene altri tipi di obiettivi, segnalo l’impulso che daremo alle discipline STEM, coerentemente con gli acquisti predisposti grazie alle varie opportunità finanziarie (Fondi europei e PNRR) che implementeranno decisamente le nostre dotazioni tecnologiche in tutte le aule e con i quali andremo a rendere operativi alcuni laboratori all’avanguardia per lo studio delle lingue straniere, per la comunicazione e per la produzione musicale.

Avremo inoltre la possibilità di perfezionare sempre più le competenze non solo dei nostri discenti ma anche del corpo docente in ambito linguistico espressivo sia nella nostra lingua madre sia in inglese, la lingua veicolare per eccellenza.

 

 

“Siamo con il Liceo musicale la scuola capofila per le Orchestre Territoriali Verticali Junior”

 

Il suo Istituto scolastico è particolarmente aperto al territorio, quali le iniziative in programma?

Effettivamente da sostenitrice della nostra bella città, colgo tutte le possibilità di coinvolgimento e condivisione con il territorio, innanzitutto con le altre scuole, mie interlocutrici privilegiate: siamo con il Liceo musicale scuola capofila per le Orchestre Territoriali Verticali Junior e lavoriamo con le scuole medie che hanno attivo il corso ad indirizzo musicale (Balzico, Carducci/Trezza, Giovanni XXIII ed altre dei paesi viciniori) per la costituzione appunto di un’orchestra verticale che si esibirà in alcune manifestazioni pubbliche; mettiamo in atto Progetti per le Competenze Trasversali e l’Orientamento come “La Scuola incontra la Scuola”  con l’I.C. Don Bosco e con l’I.C. Balzico. Ed ancora il progetto “Bello e non Bullo” in rete con l’I.C. Carducci/Trezza sulle tematiche del bullismo e cyberbullismo. Collaboriamo l’Unisa per attuare le Linee Guida per l’Orientamento e perfino con la Metellia servizi proponendo da tempo disegni per la costituzione del calendario.

Allo stesso tempo vorrei richiamare un neologismo “glocal”, che ben si addice all’identità che insieme a tutte le figure professionali, ciascuno per il proprio ruolo, intendiamo dare al De Filippis – Galdi. Siamo un istituto legato al proprio contesto territoriale, ma anche fortemente votato all’internazionalizzazione: abbiamo ottenuto il riconoscimento europeo Twinning European Quality Label ed ancora l’accreditamento Erasmus. Grazie a questi finanziamenti io stessa, moltissimi  docenti e studenti e anche personale dello staff hanno potuto vivere straordinarie esperienze di mobilità verso paesi europei ed extraeuropei.

 

 

maria alfano

 

“La scuola non può vivere solo di se stessa”

 

Tra le iniziative ricordiamo anche quelle che ci riguardano e che vedono il suo Istituto quale partner, come la prossima edizione della Rassegna letteraria Premio Com&Te, che vede protagonisti soprattutto gli studenti degli istituti superiori cittadini, e il prossimo convegno sul giornalismo in occasione del decennale di fondazione del nostro giornale. Nello specifico, una nostra curiosità: qual è il valore e il significato che lei assegna a queste iniziative in relazione alla formazione culturale dei giovani?

Per la verità se ci pregiamo della qualifica di “polo umanistico” nessuna iniziativa legata alla fruizione della lingua può essere trascurata, a maggior ragione quando si tratta di iniziative di innegabile e altissima qualità come quelle organizzate da Com&Te … (non lo dico per captatio benevolentiae!).

La scuola, ne sono convinta, non può vivere solo di se stessa. Il mondo con la sua complessità deve entrare a far parte del curricolo e le giovani generazioni in formazione con iniziative come quella citata entrano a contatto con personalità del modo della cultura, vengono spinti a mettersi in gioco e a partecipare in prima persona, maturano competenze “altre” : quelle soft skill con le quali affronteranno il mondo reale del lavoro e della società contemporanea.

Un’ultima domanda. La quantità non sempre vuol dire qualità, ma tuttavia i numeri danno il senso del lavoro che si fa e la portata dell’impegno profuso. Per questo le chiediamo i numeri sulla popolazione scolastica del suo istituto ed il relativo di bacino di provenienza, sulla professionità di quanti docenti può contare e sugli addetti appartenenti al personale non docente.

E’ vero la quantità non corrisponde alla qualità, ma siamo in un periodo delicato per la vita della scuola. Si è deliberato un nuovo piano di dimensionamento scolastico basato in maniera preponderante sui numeri degli iscritti e anche per le fasce di complessità (altro elemento importante che qualifica le istituzioni scolastiche) si procede sulla base delle quantità.

Ad ogni modo, il De Filippis-Galdi al momento conta: 1.101 iscritti non solo cavesi ma anche provenienti dai diversi comuni limitrofi, 159 docenti e 29 figure raggruppate nel personale ATA compreso il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi.

 

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.