Cava, Cava5Stelle denuncia l’illegittimità della tassa sulle insegne degli esercizi commerciali
“Nelle scorse settimane molti negozianti cavesi si sono visti recapitare avvisi di accertamento ICP (Imposta Comunale Pubblicità) del Comune di Cava de’ Tirreni relativi alle “insegne di esercizio”. Gli avvisi in molti casi sono del tutto illegittimi. E’ quanto ci hanno fatto notare con una lettera gli avv. Russo – Apicella, e quindi come Associazione Cava5Stelle Libro Bianco, nello spirito di farci carico dell’interesse comune, abbiamo deciso di dare diffusione alla notizia”.
E’ quanto denunciano in una nota i pentastellati metalliani.
“Fino a quando si persegue chi non paga il dovuto per legge noi ci schieriamo a favore -proseguono i pentastellati- ma ci indigniamo quando accade che un tributo sia dichiarato illegittimo. Un commerciante si è ribellato all’ennesima rivendicazione di tasse da parte del Comune di Cava de’ Tirreni, si è rivolto allo studio legale ed è riuscito a farsi annullare la sanzione perché la tassa non è dovuta. Il reclamo è stato accolto perché è prevista l’esenzione di tale imposta per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzioni di beni o servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l’attività cui si riferiscono, di superficie complessiva fino a 5 mq”.
“E’ mai possibile -si chiedono i pentastellati- che all’ufficio tributi del nostro Comune non conoscano la normativa in materia di “insegne di esercizio”? E’ mai possibile che le colpe di cattiva gestione contabile debbano ricadere sempre sui martoriati cittadini mentre, e lo sappiamo tutti perché più volte lo abbiamo denunciato, ci sono debiti di centinaia di migliaia di euro di fitto di strutture comunali e nessuno si adopera per la riscossione?”
“La nostra Associazione -conclude il comunicato dei pentastellati metelliani- è a disposizione dei negozianti qualora vogliano avere maggiori informazioni in merito, anche se la tassa non dovuta sia stata già pagata e se ne voglia chiedere la restituzione”.