scritto da Carolina Milite - 21 Giugno 2021 17:37

Cava, carenza di aree verdi e giardini fatiscenti: la questione approda in Consiglio comunale

La necessità di maggiori spazi verdi e giardini nelle città è argomento di dibattito da tempo, grazie anche a una sempre maggiore consapevolezza e sensibilità rispetto alla necessità di un rapporto con la natura più armonico, equilibrato, rispettoso. Potrebbe sembrare un tema banale e invece rimane una problematica irrisolta, nel senso che sia le grandi che le piccole opere urbanistiche ed edilizie spesso non danno luogo a spazi liberi, pubblici, fruibili.

La vertenza approda domani in Consiglio comunale con una interrogazione che verrà posta dal consigliere Raffaele Giordano del gruppo civico “Siamo Cavesi” sulle aree verdi urbane, molte delle quali versano in stato di degrado e abbandono da anni e pare non vi sia all’orizzonte alcuna operazione o intervento in tal senso.

“Crescere in una città con spazi verdi in cui giocare a pochi passi da casa – si legge nell’interrogazione di Giordano – rappresenta un valore sul piano educativo e culturale perché offre occasioni di socialità, di gioco e di confronto, senza contare che educa al rispetto dell’ambiente e dei beni pubblici. In questo quadro risulta fondamentale la presenza di aree verdi, destinate anche alle attività di svago. Cava, pur essendo una città per famiglie, non si può dire che sia a misura di bambino. Le poche aree gioco presenti in città sono trascurate. Un esempio lampante è quello di Villa Schwerte, dove i bambini corrono nella polvere perché non c’è un pavimento adatto per i giochi dei piccoli. Le poche giostrine che sono rimaste non sono sicure. Mi risulta che la giostra principale sia stata delimitata e non sia più fruibile”.

Molte mamme –  continua il consigliere Giordano – mi hanno segnalato che non sanno dove portare i bambini a giocare. Una di essemi ha scritto: “Fino a qualche giorno fa andavamo nel complesso di San Giovanni perché lì i bimbi erano al sicuro e avevano uno spazio in cui giocare, ma adesso hanno recintato il prato con divieto di accesso e di utilizzo di pallone e bici”. Le giostrine di via Schreiber sono state oggetto recentemente di atti vandalici. Anche Villa Rende è in uno stato di abbandono. Al di là della zona in cui i lavori sono fermi per motivi giudiziari, si nota una certa carenza nella cura del verde pubblico. E poi non ci sono giostrine o attrazioni per i bambini, nonostante lo spazio a disposizione e la posizione ottimale dal momento che è vicina al centro della città. Stesso discorso vale per la villa “Falcone e Borsellino” e, più in generale, per i piccoli spazi verdi delle frazioni”.

Fatta questa premessa per chiarire il quadro della situazione in cui versano gli spazi verdi cavesi, Giordano conclude chiedendo di conoscere quali iniziative l’Amministrazione comunale ha intenzione di attuare per la valorizzazione e la riqualificazione dei parchi cittadini, che devono essere restituiti alla piena fruibilità in un momento come quello attuale in cui è fondamentale per i cittadini avere la possibilità di godere di spazi aperti, idoneamente attrezzati, e con quali tempi verranno attuate le iniziative,che hanno carattere di urgenza considerando che il periodo estivo è quello di maggiore utilizzo dei parchi.

Ma l’argomento delle giostrine pericolanti e degli spazi inadeguati per i bambini sarà affrontato anche dal consigliere Clelia Ferrara di Fratelli d’Italia, la quale ha fatto sapere che la sua interrogazione sarà così impostata: “Giostrine fatiscenti nella villa comunale, a mio parere pericolose perl’utilizzo da parte dei bambini. Se un bambino è allergico, non può andarci in quanto la pavimentazione è asciutta si alza un gran polverone. Perché non rendere più idoneo e sicuro l’unico spazio più frequentato dai bambini,magari rinnovandolo e rendendolo fruibile anche ai bambini con maggiori difficoltà? Come mamma, anche io porto la mia piccolina a giocare e purtroppo trovo serie difficoltà. Presenterò una mia proposta di come potrebbe essere rinnovata. Spero che l’Amministrazione comunale la accolga, è un regalo che facciamo a tutti i bambini”.

Ma è davvero un regalo per i cittadini più piccoli, o un diritto perpetuamente violato quello di garantire giardini e spazi verdi fruibili liberamente da tutti? In realtà c’è una legge nazionale, la n. 10 del 14 gennaio 2013 che regola le “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”; si tratta di un provvedimento che determina azioni concrete per la diffusione e lo sviluppo del verde nelle città, in particolare come mezzo per combattere l’inquinamento in costante aumento. Una legge che introduce anche una serie di novità normative per l’Italia, come la possibilità di istituire un “catasto degli alberi”, sanzionando il Primo cittadino di un Comune che abbatte gli arbusti secolari, o l’obbligo di piantare un nuovo albero per ogni bambino adottato iscritto nei registri dello stato civile.

Certo, in tempi di casse comunali vuote e aumenti di tasse per evitare dissesti, risulta difficile pensare che verrà data preminenza a tali richieste. Tuttavia, ricordiamo sommessamente che uno degli slogan elettorali dell’attuale Amministrazione è proprio “Cava green valley”. Di opere per renderla tale, ad ora ne abbiamo viste poche. Una città a misura d’uomo dovrebbe avere un grande progetto di piccoli spazi verdi diffusi, pensando, oltre alla ottimale manutenzione di quelli esistenti, anche ad aree microscopiche con qualche albero. Non sono necessari progetti di aree verde troppo strutturate, troppo costruite che richiedono anni, se mai vedranno la luce; sono sufficienti dei giardini semplici progettati con garbo, con prati e alberi, con vialetti e aree di sosta con arredi semplici, disposti in modo da favorire la conversazione, l’associazione, il gioco comune.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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