Cava, Alfonso Senatore attacca il sindaco Servalli: “Si è svegliato dal lungo torpore solo per elencare i cantieri al via”
“Leggo con piacere i propositi, buoni sulla carta, del Sindaco della nostra bistrattata città, svegliatosi, forse, dal lungo torpore che lo ha accompagnato negli anni che si è seduto sulla poltrona di primo cittadino, orgoglioso della “svolta buona” con la quale ha tempestato la campagna elettorale: possibile mai che solo alla vigilia (mancano pochi mesi) della scadenza delle elezioni decida di elencare una serie di cantieri che prenderanno il via”.
E’ quanto afferma l’avvocato Alfonso Senatore in una nota diffusa poco fa.
“Sarà -scrive Senatore- ma vorremmo riportare alla sua memoria, tipica dello smemorato, che manca all’appello ciò che la maggior parte di giovani attendono da più di un anno, e, più precisamente, dal 2 marzo 2018 (mancavano due giorni alle politiche… ) data in cui fu promosso il mega-concorso per occupare diversi posti di lavoro. Tante le domande, si parla di oltre diecimila, cui nessun riscontro è stato mai fornito: motivo? Impossibilità di reperire un posto dove far espletare le prove? Costi elevati per stabilire le Commissioni d’esame? Gestione difficile, se non impossibile, di un concorso di queste proporzioni?”
“Un Sindaco previdente -prosegue Senatore- aiutato da una giunta altrettanto capace, avrebbero dovuto prevedere, non con la sfera di cristallo, ma con quel minimo di buon senso che accompagna decisioni di tale portata: intanto i due effetti negativi, quello di non portare grandi numeri, elettoralmente parlando, per la consultazione dello scorso marzo, né un consenso da parte di coloro che speravano quanto meno nel cimentarsi nelle prove, sono stati sortiti, ma almeno portare le scuse per ciò che non è stato fatto andrebbe espresso, e piuttosto che vantarsi di opere non ascritte a questa giunta, come l’inaugurazione del secondo tratto del trincerone, sarebbe cosa buona e giusta passare per il commiato dagli scranni del Consiglio Comunale, ivi compresa un’opposizione che vantava tra le sue fila un valente professore, dimostratosi, alla lunga, come un soffio di vento alimentato dai ventagli distribuiti questa estate, e cioè un evanescente risorsa che si è schierata in favore di Servalli solo nel momento in cui gli sono state schiuse le porte di vice Sindaco e di assessore alla cultura. Arrivare con il suo mega-progetto al 145mo posto e usufruendo di un contributo di piccola entità da parte della regione Campania, suona come il “de profundis” per le idee megalomani proposte.
“Attendiamo, questo sì, con ansia -conclude Senatore- un dibattito sulle questioni promesse, proposte, dimenticate”.