scritto da Carolina Milite - 01 Dicembre 2018 09:36

Cava, al via la mostra di Doisneau: il pescatore d’immagini

A partire da oggi fino al 3 marzo 2019, il Complesso monumentale di San Giovanni Battista al Borgo di Cava de’ Tirreni ospita la mostra di Robert Doisneau, uno dei fotografi più importanti e celebrati del Novecento. Le sue immagini sono conservate nelle più grandi collezioni in Francia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e sono esposte in tutto il mondo.

La rassegna, dal titolo Pescatore d’immagini, curata dall’Atelier Robert Doisneau – Francine Deroudille ed Annette Doisneau – in collaborazione con Piero Pozzi, col patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni, prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi – Visit Different, presenta 70 immagini in bianco e nero che ripercorrono l’universo creativo del fotografo francese.

Il percorso espositivo, che mette in mostra alcune delle icone più riconoscibili della sua carriera come Le Baiser de l’Hôtel de Ville, Les pains de Picasso, Prévert au guéridon, si apre con l’autoritratto del 1949 e ripercorre i soggetti a lui più cari, conducendo il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini diella Parigi degli anni ’50 e ‘60, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot e nelle gallerie d’arte della capitale francese.

I soggetti prediletti delle sue fotografie sono, infatti, i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo. Com’ebbe modo di ricordare lo stesso Doisneau, “Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade”

Quella che Doisneau ha tramandato ai posteri, attraverso una costruzione della memoria, è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti, come Jacques Prévert col quale condivise, fino alla sua morte, un’amicizia fraterna e qui presente con uno scatto – Prévert au guéridon – che lo ritrae seduto al tavolino di un bar con il suo fedele cane e l’ancor più fedele sigaretta.

Al Monastero di San Giovanni, si potranno ammirare alcuni dei suoi capolavori più famosi, tra cui il Bacio dell’Hotel de Ville, scattata nel 1950, che ritrae una coppia di ragazzi che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre, attorno a loro, la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui. Al fotografo pesò molto di dover chiedere di recitare, ma il risultato fu un clamoroso successo, tutti si immedesimavano in quel bacio.

Com’ebbe modo di ricordare lo stesso Doisneau, “Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade”.

Orari:

da martedì a domenica: 10,00 – 13.00; 16,00 – 20,00

lunedì chiuso

La biglietteria chiude un’ora prima

 

Ingresso:

Intero, € 9,00

Ridotto, € 7,00

L’ingresso ridotto è previsto per ragazzi dai 6 ai 18 anni over 65 anni studenti universitari muniti di tessera gruppi precostituiti di adulti oltre le 15 persone

Ridotto speciale scuole, € 4,00

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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