scritto da Redazione Ulisseonline - 10 Novembre 2015 08:44

Baronissi, l’Albo d’Oro dei Caduti di Antonio Schiano di Cola

E’ dedicato ai Caduti di tutte le guerre l’Albo d’Oro dei Caduti di Baronissi, scritto dal Sottotenente di complemento in congedo, Antonio Schiano di Cola.

“Con il loro sacrificio hanno contribuito a costruire l’unità, la pace e la democrazia nel nostro Paese”, ha spiegato l’autore del pregevole volume edito da “Gutenberg Edizioni”, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Baronissi, nella persona del Sindaco Gianfranco Valiante e dalla Commissione Cultura della Regione Campania, presieduta dal Consigliere Regionale Tommaso Amabile.

Dopo aver pubblicato l’Albo d’Oro dei Caduti di Pellezzano e, quello dei Caduti di Fisciano, Antonio Schiano, ha iniziato le ricerche anche sui Caduti di Baronissi: ”In modo da arricchire il quadro storico riguardante la Valle dell’Irno con il contributo offerto dai suoi paesi in termini di vite umane nelle guerre del Novecento”.

Schiano per circa tre anni, ha studiato i voluminosi volumi dell’Archivio di Stato, del Centro Documentale dell’Esercito Campania, dell’Ufficio Servizi Demografici del Comune di Baronissi e dell’Archivio Storico del Comune di Salerno, alla ricerca dei nomi dei tanti  giovani e meno giovani del territorio di Baronissi chiamati alle armi in tempo di guerra: ”Sradicati dalla vita quotidiana e allontanati dagli affetti familiari, furono proiettati lontano dal paese natio a combattere in prima linea. Anche se protagonisti ”minori” delle vicende belliche, essi vanno annoverati a pieno titolo nell’ampio contesto generale della “Grande Storia” , avendo maturato l’amarezza e le sofferenze di venture e travagli indicibili, sopportati con onore e dignità fino alla morte”.

Schiano è anche andato in giro per i Casali e le frazioni di Baronissi, accompagnato dagli amici Antonio Napoli e Donatella Franzon, per incontrare gli eredi dei Caduti che gli  hanno fornito altre notizie e le preziose foto dei congiunti pubblicate nel volume. Sono 248 i Caduti nelle varie guerre di cui Antonio Schiano ha raccontato la storia:”113 della Prima Guerra Mondiale, 76 della Seconda, due Caduti della Guerra d’Etiopia, tre della Guerra in Abissinia, più di  10 della campagna in Russia,  oltre a 64 Caduti Civili di Guerra che morirono per i  cannoneggiamenti delle navi corazzate,  dopo lo sbarco, che colpirono varie frazioni di Baronissi.

“Tanti furono i cittadini che vennero colpiti a morte nelle vicinanze del Municipio. Dodici componenti della famiglia Celenta rimasero sepolti sotto le macerie della loro casa”. Tra le tante storie raccontate nel libro Schiano è rimasto colpito soprattutto da quella del tenente di fanteria morto in Albania nella Seconda Guerra Mondiale: “Si chiamava Vincenzo Rago, si era trasferito ad Acquamela di Baronissi, con la moglie e i suoi due figli, proveniente da Pellezzano dove era nato. Fu il primo vero eroe della Resistenza dei nostri reparti in terra d’Oltremare. Con la Divisione Perugia, prese parte alle operazioni militari in Albania. Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, l’intera Divisione si sottrasse alla cattura da parte dei tedeschi dandosi alla macchia sulle montagne. Minacciati dai “ribelli” albanesi, braccati dalle truppe tedesche e senza viveri, i soldati italiani vennero catturati e gli ufficiali fucilati. Tra essi c’era anche il giovane avvocato Vincenzo Rago, al quale, per il suo eroico comportamento, venne conferita la Medaglia d’Argento al Valor Militare”.

Nel volume di Schiano sono stati ricordati anche i nomi di nove cittadini di Baronissi, che persero la vita nella “Galleria della Morte”, di Balvano, sul treno 8017, a causa delle esalazioni sprigionate dalle due locomotive del convoglio sovraccarico di passeggeri, che causò la morte per asfissia di oltre 600 persone:  “La “Tragedia di Balvano”, del 3 marzo del  1944, fu il più grande disastro ferroviario di tutti tempi”. Schiano nel libro racconta anche di aver contribuito a far consegnare la Medaglia d’Argento al Valor Militare ai legittimi eredi di Gaetano Giordano, di Ceraso, che per un errore di trascrizione era stato inserito nell’elenco dei Caduti di Baronissi dove esisteva un ex carabiniere decorato con la Croce di Guerra al Valor Militare, omonimo del soldato di Ceraso.

Il volume è stato presentato il 4 novembre nell’Aula Consiliare del Comune di Baronissi, alla presenza del Consigliere Regionale, Tommaso Amabile, del Vicesindaco Anna Petta e dello storico Luigi Avino che ha curato la prefazione dell’emozionante libro di Antonio Schiano: ”Racconta la Guerra che non è mai giusta”.

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