Cava, Servalli dopo l’adesione al GAL: “Dialogo e confronto con tutti i territori”
E’ di questi giorni l’adesione formale del Comune di Cava de’ Tirreni al G.A.L. (Gruppo di Azione Locale) Irno Cavese “Terra e Vita” s.c.a.r.l.
La partecipazione al Gruppo di Azione Locale è stata ratificata, infatti, durante il Consiglio comunale che si è tenuto nel Palazzo di Città metelliano, lo scorso giovedì 25 agosto. Fanno parte del Consorzio, oltre all’Ente comunale cavese, i Comuni di Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Mercato San Severino, Pellezzano (in qualità di Ente capofila), Siano, Vietri sul Mare, e Fisciano. In aggiunta ad essi, anche 25 organizzazioni private (tra le quali Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Agroinvest, l’Università di Salernoe Unimpresa).
La stipula dell’accordo è stata siglata la scorsa settimna, così come lo Statuto di costituzione, contemporaneamente è stato nominato Presidente del Consiglio d’Amministrazione il Consigliere comunale di Fisciano Franco Gioia.
Lo scopo precipuo del patto territoriale è fornire opportunità concrete di sviluppo territoriale ed economico, principalmente per quanto riguarda le imprese che operano nell’ambito agricolo, rurale e gastronomico, in quello della ricettività e della promozione territoriale.
A tal riguardo abbiamo avvicinato il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, per maggiori delucidazioni in merito all’adesione della città da lui amministrata al G.A.L.
“I Gruppi di Azione Locale”, ci dichiara il Primo cittadino, “ sono dei consorzi di Enti pubblici e soggetti privati con lo scopo di progetti comuni e per l’accessione a finanziamenti di carattere regionale orientati allo sviluppo rurale ed eno-gastronomico, alla salvaguardia del territorio, alla valorizzazione dei prodotti tipici. In sintesi, si tratta di una serie d’interventi atti a fortificare investimenti da parte delle imprese collegate a questi settori, nei territori di riferimento”.
“Il mettersi insieme -continua Servalli -è fondamentale perché tra i requisiti basilari per accedere ai fondi c’è, ad esempio, la necessità di un tot numero di cittadini, e il G.A.L. cui abbiamo aderito copre un’area con all’interno circa 142.000abitanti o, ancora, un preciso numero di Comuni. Tutti fattori che impongono l’unione territoriale tra Enti”.
Ma quali sono le peculiarità che hanno fatto decidere all’Amministrazione cavese di avvicinarsi a territori tradizionalmente affini, ma sicuramente meno simili per interessi economici e di sviluppo rispetto a quelli della Costa d’Amalfi, di cui la cittadina metelliana ne è la porta e al cui patto territoriale ha partecipato fino a pochi mesi fa? In altre parole, cosa ci incastra il territorio metelliano con la Valle dell’Irno?
“Abbiamo voluto orientare la nostra partecipazione -spiega Servalli- su possibilità d’investimento che vanno nella direzione della tutela e salvaguardia del territorio e, di conseguenza, per poter fare degli investimenti nei nostri parchi (Diecimare, Monti Lattari, Parco delle Torri), oltre che per dare uno stimolo propulsore all’impresa dell’eno-gastronomia e del turismo. Senza dimenticare che nella nostra zona sono radicate da lungo tempo attività vivaistiche e agricole. Stiamo ragionando di fattori fortemente caratteristici che possono fungere da volano per il decollo economico.”
“Per far diventare tutto questo -sostiene il sindaco Servalli- ci siamo collegati a territori che hanno grandi potenzialità di sviluppo rurale”.
La Costiera Amalfitana, partner storico di Cava, si è orientata a partecipare al piano territoriale del G.A.C. (Gruppo di Azione Costiera) operante nel settore della pesca e dello sviluppo marittimo. Sono queste, idee di sviluppo lodevoli ma poco attinenti con la vocazione cavese, ecco dunque il perché della necessità di trovare nuovi partner d’azione.
Ci si chiede, a questo punto, quale sarà il ruolo del Comune metelliano in seno al C.D.A. anche perché la città metelliana, pur essendo la più grande come abitanti e consistenza economica, non è l’ente capofila. Insomma, l’impressione è che Cava si sia accodata, con tutto ciò che ne consegue, in questo GAL.
“Il Comune di Cava è un membro del C.D.A. e intendiamo esercitare la nostra funzione” chiarisce il sindaco Servalli “al meglio, e sarà proprio la figura del sindaco ad essere membro del Consiglio d’Amministrazione, per dare la misura dell’importanza che riteniamo abbia questo Patto territoriale e per testimoniare che Cava vuole essere protagonista di questo progetto”.
“La filosofia di fondo del nostro agire -sostiene il primo cittadino metelliano- ci tengo particolarmente a sottolinearlo, è che da questo momento sarà attuata una politica di dialogo e di confronto con tutti i territori per uscire da un’idea di città chiusa e isolata. E’ un concetto che non ha più aderenza con i tempi che stiamo vivendo visto che per poter accedere a finanziamenti, anche di carattere regionale, è necessaria l’unione tra territori come dimostra il finanziamento di 130.000 euro che abbiamo ottenuto insieme ad alcuni Comuni dell’Agro per il Festival delle Corti dell’Arte”.
“Seguendo questa logica -conclude- abbiamo dato inizio a una nuova stagione di dialogo istituzionale con tutti i territori circostanti”.
Sulla carta il progetto è sicuramente interessante. C’è ora da sperare che non si tramuti nel solito carrozzone succhia soldi come tanti ne abbiamo visti sorgere in passato, ma piuttosto in una macchina che funga davvero da volano economico e occupazionale.