Cava, le proposte delle cooperative ai candidati sindaci per “una città sostenibile”
Aprire un confronto sui temi dello sviluppo territoriale che riguardano il futuro della città. E’ quanto si auspica l’ A.C.I. – Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania in occasione del rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Cava de’Tirreni.
Con questo intento è stato inviato ai candidati a Sindaco un documento con alcune proposte sul tema.
“Auspichiamo -si legge nel documento inviato ai candidati a sindaco della città metelliana- l’adesione della città di Cava de’ Tirreni alla carta Aalborg e Agenda 21 (la carta delle città europee per un sviluppo urbano sostenibile ) con un programma di tutela ambientale rivolto alla riduzione del consumo energetico, dell’inquinamento elettromagnetico, risanamento idrogeologico del territorio e utilizzo differenziato delle acque”.
“Le azioni programmatiche ambientali già assunte con il PAES (Piano di Azione Energetico Sostenibile) -prosegue- dovrebbero essere integrate con quelle per la mobilità urbana ed extra urbana e dovrebbero altresì orientarsi all’attuazione di più ampie azioni sostenibili”.
“Se si imboccasse con coraggio questa strada -prevede nel suo documento l’ A.C.I. – Alleanza delle Cooperative Italiane della Campania- la città di Cava potrebbe divenire in pochi anni una città moderna e luogo privilegiato di energie pulite, di realizzazioni tecnologiche per il risparmio energetico,
di assorbimento di CO2 attraverso la riqualificazione delle aree degradate e recupero e realizzazione di un’edilizia sostenibile diffusa”.
Per quanto riguarda il P.U.C. , fra l’altro, “le cooperative rilevano positivamente la realizzazione di Edilizia Sociale ecocompatibile che andrebbe attuata in sintonia con la rigenerazione delle aree periferiche della città e aree a vocazione industriale, soggette a totale abbandono produttivo”.
“La vera grande infrastruttura -viene altresì sostenuto nel documento- che può far bene all’economia ed al clima del nostro territorio è la riqualificazione energetica degli edifici che contribuirebbe alla proliferazione di nuove moderne imprese sia per la ricerca e innovazione della riqualificazione energetica che per la manutenzione degli edifici, formando nuove professionalità. Si ritiene che vada pensato, altresì, come adeguare le infrastrutture esistenti e riutilizzare il patrimonio pubblico dismesso per finalità sociali”.
Per la riduzione del disagio abitativo esistente nella città, le cooperative propongono alcune opzioni operative che possano essere da traino ad un sviluppo sostenibile della città puntando sulla qualità abitativa ed efficienza energetica.
“E’ necessario -viene chiarito nel documento- dare una risposta diretta ai cittadini che superano la soglia di accesso ad una casa degli IACP e non sono in grado di accedere alle abitazione del libero mercato, soprattutto giovani coppie, anziani, singles, ecc . In tale ottica le cooperative ritengono che
nella città sia essenziale sviluppare una ampia offerta di abitazioni sociali a prezzi convenzionati e in locazione a canoni calmierati”.
Da ciò deriva l’auspicio che “la nuova Amministrazione di Cava
de’ Tirreni ponga la politica del Social Housing tra le priorità”, adottando una serie di provvedimenti puntualmente indicati.
Ora la parola alla politica. (foto Angelo Tortorella)