Cava, in Consiglio è scontro sulla piscina comunale tra il sindaco Servalli e Galdi
Botta e risposta tra il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, e l’ex sindaco, il consigliere comunale Marco Galdi, durante il Consiglio che si è svolto ieri pomeriggio. La diversità di vedute si è focalizzata principalmente su uno dei punti all’ordine del giorno in discussione, la gestione della piscina comunale, argomento richiesto dalla Commissione Controllo e Garanzia.
È in atto un contenzioso giudiziario tra il gestore dell’impianto e l’Ente comunale che è creditore di una morosità di oltre 500.000 euro. Non è stato versato, infatti, come ha ricordato all’assise Galdi, alcun canone dal 2004 ad oggi. Galdi, fatta una valutazione dello stato delle cose, ha suggerito di avanzare istanza di fallimento e di delegare, temporaneamente, la gestione dell’impianto alla Metellia Servizi. “Dal 2010 al 2012 sono stati fatti numerosi tentativi per trovare una soluzione”, ha precisato l’ex sindaco.
Di parere diverso il Primo cittadino che ha apostrofato la proposta con le seguenti parole: “Il professor Galdi è molto simpatico, ma mi chiedo dove sia stato negli ultimi anni: a fare il sindaco di Cava o sulla Luna? Perché non ha fatto ciò che ora ci chiede di fare. Chiederemo all’avvocatura comunale quale sia il percorso migliore da farsi e se anche questa proposta può essere presa in considerazione, lo faremo”.
“A me sta a cuore -ha continuato ancora il Sindaco- che la piscina rimanga attiva perché sono numerose le famiglie che ne fruiscono e non devono pagare il prezzo dei giochi politici”.
Dunque, per vedere il dipanarsi della matassa pare che bisognerà attendere l’esito del contenzioso dinanzi al Tar.
Approvato anche il Regolamento dell’Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità. E’ stato un lavoro congiunto e condiviso dall’Amministrazione e dall’Osservatorio, come ha sottolineato l’assessore Autilia Avagliano. Tra le novità l’istituzione annuale di una Giornata della disabilità e un Consiglio comunale monotematico in merito. Grande soddisfazione è stata espressa in merito dal consigliere Paola Landi, che presiede la Commissione Sanità: “Voglio esprimere la mia personale gratitudine e fare i ringraziamenti per la stesura serena e la redazione del Regolamento”, sono state le sue parole.
Un ordine del giorno presentato dal consigliere Armando Lamberti e riguardante la chiusura della biglietteria della locale stazione ferroviaria, è stato votato all’unanimità dal Consiglio, in attesa, nei prossimi giorni, dell’evolversi della situazione.
Per quanto riguarda gli altri argomenti all’ordine del giorno, i lavori di realizzazione del sottovia veicolare e della copertura del trincerone ferroviario e la proroga dell’affidamento alla Commissione Controllo e garanzia dell’approfondimento della problematica circa l’assegnazione suoli in zona ASI, c’è da segnalare il rinvio a causa di un “giallo”. Il consigliere Marco Galdi ha chiesto il rinvio della discussione in quanto il consigliere Di Matteo si era dovuto allontanare per urgenze familiari. Dopo che la seduta consiliare è stato chiusa, il consigliere comunale Giovanni Del Vecchio, ai microfoni di una web tv locale, ha rimarcato la sua amarezza nell’aver constatato, invece, che Massimiliano Di Matteo era in diretta in un’emittente televisiva.
Ad ogni modo, nonostante il rinvio della discussione, abbiamo raggiunto il sindaco Servalli per chiedergli la sua opinione in merito ai lavori di realizzazione del sottovia veicolare e della copertura del trincerone ferroviario: “Sono deluso dall’esito raggiunto dalla Commissione Controllo e Garanzia sulla verifica dei lavori effettuati e quelli ancora da realizzare-sono state le sue parole- solitamente vengono fatte, a conclusione dei lavori, proposte al Consiglio, in questo caso invece sono giunte delle domande ai dirigenti. Voglio invece sottolineare che a breve riprenderanno i lavori sul viadotto, l’impresa sta preparando il cantiere e riprenderà l’attività sulle rampe e sul viadotto inferiore”.
Finalmente, quest’ultimo, un altro passo avanti per il completamento di un’opera quasi trentennale.