scritto da Redazione Ulisseonline - 06 Agosto 2016 09:36

Cava, il prossimo 8 settembre cittadinanza onoraria per l’arcivescovo Depalma

La città di Cava de’ Tirreni accoglie in seno un nuovo cittadino benemerito. S.E. Mons. Beniamino Depalma, arcivescovo e vescovo di Nola diverrà cittadino onorario del comune metelliano il prossimo 8 settembre, giorno in cui ricorre la Natività della Beata Vergine Maria, patrona di Cava.

La proposta fu fatta qualche mese fa dal professor Armando Lamberti durante una seduta del Consiglio comunale di cui è membro e fu accolta dall’intera assise cittadina con un fragoroso applauso.

Beniamino Depalma è stato arcivescovo della Diocesi di Amalfi-Cava dal 1990 al 1999. La città nutre ancora un profondo affetto per il pastore, la gente di Cava conserva nella memoria quel pezzo di storia che fu il servizio episcopale di S. E. Depalma il quale pure ha sempre mantenuto stretti rapporti con quella che ha definito una città “ricca di tradizioni e di iniziative culturali”. Durante il suo episcopato sono state recuperate alcune strutture religiose terremotate e restituite alla comunità, come il Duomo, le chiese di S. Lucia, Passiano e Rotolo e l’avvio del recupero di Vetranto e S. Arcangelo.

Tra la fine del 1992 e i primi mesi del 1993, Monsignor Depalma fondò anche il mensile socio-religioso diocesano “Fermento”. Quale direttore responsabile fu chiamato il nostro direttore Pasquale Petrillo su indicazione del professore Gennaro Galdo, che ricopriva l’incarico di direttore editoriale.

Quella che si viveva in quegli anni, era un’epoca assai travagliata, densa di cambiamenti, soprattutto nell’ambito politico. Erano, infatti, gli anni in cui iniziava “Tangentopoli”, le inchieste sulla corruzione politica che principiarono dalla Procura di Milano ma che in breve tempo si estesero in tutto il Paese. La classe dirigente di allora fu travolta dalle indagini della magistratura e il panorama politico da lì a poco risultò sconvolto con la scomparsa dei partiti che avevano fatto la storia della Repubblica, uscita dal secondo conflitto mondiale e dalla fine del ventennio della dittatura fascista. Insomma, uno sconvolgimento epocale che infiammò l’intero Paese.

 

La Chiesa cavese non rimase estranea a quella strabiliante stagione di cambiamenti. Anzi, come ricorda lo stesso Pasquale Petrillo, in una sua pubblicazione del 2006, “Testimone di parte”, «proprio in quegli anni e in quelli immediatamente successivi, svolse un ruolo materno di guida e di accoglienza di un mondo cattolico frastornato e alla ricerca di certezze… un ruolo determinate lo ebbe il nuovo vescovo, monsignor Beniamino Depalma… che con equilibrio, ma con perseveranza e costanza impresse la sua direttrice di marcia per una Chiesa sempre più conciliare ed aperta alla comunità… con gradualità cambiò e vivacizzò il volto della Chiesa cavese, facendola diventare anche un punto di riferimento culturale e politico della città».

Il prof. Lamberti si è fatto promotore di quest’iniziativa convinto, ci ha detto, di interpretare il pensiero dei molti che vogliono testimoniare la gratitudine della città per il suo servizio episcopale, ma anche per indicarlo come esempio di dedizione per il bene di Cava.

La cittadinanza onoraria a Mons. Depalma verrà conferita nel corso del Consiglio comunale fissato per l’8 settembre e poi in giornata Sua Eccellenza presiederà il Solenne Pontificale alle presenza delle massime cariche.

La città di Cava de’ Tirreni accoglie in seno un nuovo cittadino benemerito. S.E. Mons. Beniamino Depalma, arcivescovo e vescovo di Nola diverrà cittadino onorario del comune metelliano il prossimo 8 settembre, giorno in cui ricorre la Natività della Beata Vergine Maria, patrona di Cava.

La proposta fu fatta qualche mese fa dal professor Armando Lamberti durante una seduta del Consiglio comunale di cui è membro e fu accolta dall’intera assise cittadina con un fragoroso applauso.

Ieri mattina si è riunito nella Sala Gemellaggi del Palazzo di Città, il Comitato civile delle onorificenze, presieduto dall’avvocato Giovanni Del Vecchio su delega del sindaco Vincenzo Servalli.

Erano presenti all’incontro il dott. Francesco Sorrentino e la dott.ssa Assunta Medolla, dirigenti comunali, i Consiglieri comunali Armando Lamberti e Renato Aliberti, le cittadine benemerite Maria Avigliano e Clara Santacroce e Vincenzo Passa su delega del Presidente del Consiglio comunale Lorena Iuliano.

Beniamino Depalma è stato arcivescovo della Diocesi di Amalfi-Cava dal 1990 al 1999. La città nutre ancora un profondo affetto per il pastore, la gente di Cava conserva nella memoria quel pezzo di storia che fu il servizio episcopale di S. E. Depalma il quale pure ha sempre mantenuto stretti rapporti con quella che ha definito una città “ricca di tradizioni e di iniziative culturali”. Durante il suo episcopato sono state recuperate alcune strutture religiose terremotate e restituite alla comunità, come il Duomo, le chiese di S. Lucia, Passiano e Rotolo e l’avvio del recupero di Vetranto e S. Arcangelo.

Il prof. Lamberti si è fatto promotore di quest’iniziativa convinto, ci ha detto, di interpretare il pensiero dei molti che vogliono testimoniare la gratitudine della città per il suo servizio episcopale, ma anche per indicarlo come esempio di dedizione per il bene di Cava.

La cittadinanza onoraria a Mons. Depalma verrà conferita nel corso del Consiglio comunale fissato per l’8 settembre e poi in giornata Sua Eccellenza presiederà il Solenne Pontificale alle presenza delle massime cariche.

 

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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