Cava, il Consiglio comunale ha deliberato le linee guida per salvare le case abusive
Il destino degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale è stato al centro del dibattito politico metelliano.
Il Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni si è riunito oggi pomeriggio, infatti, per la discussione e la votazione, tra gli altri punti all’ordine del giorno, delle linee guida che permetterebbero la destinazione degli immobili acquisiti al patrimonio comunale in alloggi assegnati in affitto.
Con il voto favorevole di tutti i componenti del Consiglio comunale, sono state approvate le linee guida per i procedimenti relativi ai manufatti abusivi per i quali si è concluso l’iter di acquisizione al patrimonio comunale, ai sensi del D.P.R. n. 380/01. In seguito all’adozione di tale decisione, le pratiche relative agli immobili da demolire saranno sottoposte, progressivamente anno per anno e seguendo l’ordine cronologico, alla valutazione del Consiglio comunale che verificherà se vi sia interesse pubblico e quindi si possa procedere con la destinazione di detti immobili ad alloggi di edilizia residenziale pubblica e sociale ai sensi della Legge Regionale n. 5/2013.
Successivamente si procederà all’emissione di un Bando Pubblico per l’assegnazione degli immobili e sarà riconosciuta precedenza a coloro che al tempo dell’acquisizione occupavano l’alloggio.
Sarà compito dei dirigenti competenti verificare che sussistano le condizioni previste dall’art. 31 del D.P.R. 380 circa il possesso di tutti i requisiti affinchè si possa dichiarare per ogni singolo immobile l’interesse pubblico.
Tale iter non potrà essere seguito in caso di contrasto con rilevanti interessi ambientali, in particolare nel caso in cui l’alloggio sia ubicato in zona con vincolo di edificabilità assoluta oppure vada ad alterare in modo gravemente negativo il contesto paesaggistico circostante.
Grande soddisfazione per l’approvazione unanime del provvedimento è stata espressa dal sindaco Vincenzo Servalli: “Abbiamo messo ordine ad una questione spinosa. Possediamo delle case abusive acquisite al patrimonio comunale i cui possessori vivono ancora all’interno di esse. Sulla base del regolamento approvato in Consiglio comunale dovranno pagare un’indennità di occupazione senza titolo e dovranno dimostrare con adeguate certificazioni che la casa è idonea, gli impianti sono a norma di legge come precondizione per poterci restare fino a quando non si sarà completato l’iter relativo all’esito di quella casa acquisita”.
“Un primo importante passo -continua il Sindaco- è stato mutuando l’esperienza dei paesi della penisola sorrentina e questo percorso auspichiamo che ci porti alla definizione di protocolli d’intesa sulle modalità con cui affrontare il fenomeno dell’abusivismo edilizio”.
“Il cammino intrapreso -ha concluso Servalli- è basato sulla non conflittualità con le altre istituzioni- ha continuato Servalli asserendo che- è una strada nuova, seria e priva di interessi propagandistici o elettorali. Auspichiamo un circuito di dialogo virtuoso tra le istituzioni”. (foto Gabriele Durante)