Cava, il Comune si rivolge al giudice per il contenzioso con il Social Tennis Club
Continua la disputa tra il Comune di Cava de’ Tirreni e il Social Tennis Club circa l’ammontare del fitto insoluto dell’immobile di proprietà comunale e sede dell’importante e più antico sodalizio sportivo-culturale metelliano.
La storia, però, che sembra ormai incamminarsi verso la sua conclusione, visto che il contenzioso dovrebbe nel prossimo anno trovare una definizione da parte della giustizia civile dopo che, ad oggi, non è stato possibile addivenire ad una composizione bonaria della vicenda anche perché, fra l’altro, inquinata da polemiche politiche sollevate soprattutto dal Movimento 5 Stelle locale.
Con delibera dello scorso 8 novembre, infatti, la Giunta comunale metelliana, presieduta dal sindaco Vincenzo Servalli, ha conferito l’incarico all’Avvocatura comunale di citare in giudizio il Social Tennis Club allo scopo di “conseguire il rilascio dei locali e il recupero dei canoni scaduti e non pagati “.
Nelle premesse del deliberato si legge, tra l’altro, che “dagli ultimi riscontri dell’ufficio patrimonio il conduttore risulta debitore nei confronti del Comune-locatore, per canoni insoluti, della somma complessivamente ammontante ad euro 157.634,81, nonché dell’ulteriore importo di euro 31.100,53 per il periodo di detenzione successiva dal luglio 2015” alla data della delibera. Insomma, da questi nuovi ed aggiornati calcoli, il Comune sostiene di vantare un credito di poco meno di 190 mila euro, una cifra consistente, tuttavia, rispetto a quanto pretendeva fino a pochi mesi fa, ovvero circa 500 mila euro, assai più contenuta e per certi versi abbordabile per il Social Tennis Club.
Come andrà a finire? Difficile dirlo. La dirigenza del Social Tennis Club da parte sua, infatti, dà una lettura completamente diversa della situazione e, in più di un’occasione, ha rappresentato al Comune che il contratto a suo tempo stipulato era fondato su alcuni presupposti che nella realtà non si sono in tutto o in parte verificati, nonostante le specifiche sollecitazioni del sodalizio e, per così dire, per inadempienza da parte del Comune.
Insomma, per il Social Tennis Club è il Comune a non aver rispettato compiutamente le condizioni contrattuali che, di conseguenza, vanno ad incidere profondamente sul computo della presunta situazione debitoria del sodalizio.
In conclusione, la vicenda può essere solo sbrogliata dal giudice che, contratto di fitto e ogni altro utile documento alla mano, dovrà chiarire quale dei due contraenti, ovvero Comune e Social Tennis Club, è venuto meno a quanto convenuto nella stipula contrattuale e l’ammontare di queste eventuali inadempienze.
Non resta, quindi, che attendere qualche mese per conoscere quali sono i calcoli giusti, in una vicenda per certi versi surreale, tra un sodalizio sportivo benemerito a livello nazionale, che da quasi ottanta anni accompagna la storia della città metelliana, e il Comune-padrone (e forse in questo caso anche patrigno) di Cava de’ Tirreni.