Via libera alla manovra da 18 miliardi di euro: fisco, famiglie e pensioni al centro delle scelte del governo
Approvata la legge di bilancio da 18 miliardi di euro con taglio Irpef, sostegni a famiglie e misure selettive sulle pensioni. Previsti nuovi fondi per sanità e imprese, confermati i bonus edilizi e una nuova rottamazione fiscale. Confcommercio apprezza l’equilibrio dei conti ma chiede interventi per rilanciare consumi e crescita
Il Consiglio dei ministri ha approvato la quarta legge di bilancio del governo Meloni, una manovra da 18 miliardi di euro che punta a ridurre la pressione fiscale su redditi medio-bassi, sostenere le famiglie e introdurre correttivi selettivi al sistema pensionistico. Più della metà delle risorse, circa 10 miliardi, arriverà da tagli alla spesa pubblica, mentre gli 8 miliardi restanti deriveranno da nuove entrate. La premier Giorgia Meloni ha definito la manovra “seria ed equilibrata”, sottolineando come le scelte rispondano alla necessità di “rafforzare il potere d’acquisto e sostenere la crescita senza compromettere la stabilità dei conti”.
La misura fiscale più rilevante riguarda la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, con un beneficio massimo di circa 440 euro l’anno e un impatto complessivo di 9 miliardi nel triennio. Introdotta anche una flat tax al 5% sugli aumenti contrattuali per i lavoratori con redditi fino a 28.000 euro, valida per i rinnovi fino al 2028. Per il pubblico impiego è previsto uno sconto fiscale sul salario accessorio, mentre il governo studia il modo di coprire il costo dell’Assegno di inclusione, che dopo 18 mesi prevede la sospensione temporanea del beneficio.
Sul fronte previdenziale, l’esecutivo ha deciso di bloccare in modo selettivo l’aumento dell’età pensionabile previsto dal 2027, limitando lo stop ai lavoratori impegnati in mansioni gravose e usuranti. La misura vale 3,6 miliardi nel triennio, ma soltanto 465 milioni nel 2026, lasciando intendere che formule come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna potrebbero essere prorogate. Le pensioni minime aumenteranno di 20 euro al mese, mentre per gli assegni sociali degli over 70 sono previsti incrementi tra 1,8 e 8 euro.
La manovra introduce una nuova “rottamazione” delle cartelle esattoriali, la quinta, con pagamenti rateizzati fino a nove anni e senza maxi-rata iniziale. Il ministro Giorgetti ha precisato che non si tratta di un condono ma di una sanatoria per chi ha dichiarato i redditi senza versare le imposte, con regole più severe per chi non rispetta i piani di pagamento.
La sanità riceverà 2,4 miliardi aggiuntivi nel 2026, portando il Fondo sanitario nazionale oltre i 140 miliardi. La premier ha rivendicato un aumento complessivo di circa 30 miliardi nel corso della legislatura. Per le famiglie, è stato confermato il pacchetto sociale da 4 miliardi in tre anni, con proroga della social card “Dedicata a te”, revisione del calcolo dell’Isee per favorire i nuclei con figli, e potenziamento del bonus mamme lavoratrici con due figli e reddito sotto i 40.000 euro, che sale da 40 a 60 euro mensili. È previsto inoltre un primo stanziamento per la riforma dei caregiver familiari e un possibile aumento delle detrazioni per il primo figlio.
In materia di casa e imprese, vengono confermati i bonus ristrutturazioni e mobili, rifinanziata la Legge Sabatini e reintrodotti super e iper ammortamento nell’ambito di Industria 4.0. Alle imprese andranno 7,4 miliardi nel triennio, di cui 3 nel 2026, con il mantenimento dei crediti d’imposta per le Zone economiche speciali. È stato istituito un fondo da 2,1 miliardi per coprire eventuali condanne dell’Italia da parte della Corte di Giustizia europea, incluso il contenzioso con Tim.
Per la sicurezza e gli enti locali sono previsti 3,8 miliardi ciascuno nel triennio, mentre 5 miliardi verranno destinati agli investimenti pubblici nel biennio 2027-2028.
Sul fronte delle reazioni, Confcommercio ha espresso un giudizio complessivamente positivo, apprezzando il rispetto dell’equilibrio dei conti e gli interventi su fisco e famiglie, ma ha chiesto correttivi per stimolare consumi e crescita. L’associazione propone di estendere il taglio Irpef fino ai redditi di 60.000 euro, detassare gradualmente le tredicesime e proseguire l’abolizione dell’Irap. La vicepresidente Donatella Prampolini ha ribadito la necessità di rendere strutturale la “Ires premiale” per le imprese che investono e creano occupazione, di riformare la riscossione per smaltire il magazzino fiscale e di introdurre misure a sostegno della spesa culturale delle famiglie.
Le organizzazioni del turismo, tra cui Federalberghi e Confindustria Alberghi, hanno invece criticato l’ipotesi di prorogare al 2026 l’incremento dell’imposta di soggiorno, definendola un aggravio “inaccettabile” che andrebbe corretto nelle bozze della manovra. Conftrasporto, infine, ha sollecitato il governo a introdurre strumenti concreti per la decarbonizzazione del settore e per il rinnovo del parco veicoli, sottolineando l’urgenza di sostenere un comparto “strategico per la crescita economica e produttiva nazionale”. (fonte Confcommercio)







