Il Presepe di Mastroberti a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019
Continua a Matera, nell’affascinante e suggestiva atmosfera del Complesso rupestre di “Madonna della Virtù “, la mostra di presepi in gesso e in terracotta dello scultore salernitano Pier FrancescoMastroberti.
Inaugurata lo scorso 20 dicembre, su iniziativa del Circolo Culturale “la Scaletta” di Matera, presieduto dal dottor Ivan Focaccia, la mostra sarà visitabile fino al 12 gennaio. I cinque presepi di Mastroberti: uno di terracotta e quattro realizzati in garza e gesso, di cui uno costituito da una decina di Pulcinella che rappresentano i classici mestieri della tradizione napoletana: arrotino, pescivendolo,fornaio; sono esposti all’interno di uno dei famosi Sassi di Matera, città che è stata scelta come Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019.
Nel viaggio all’interno della mostra, si possono ammirare varie figure umane, ballerine , cavalli e la rappresentazione della natività di Gesù che in quel luogo, unico nel suo genere, dove nel periodo estivo, viene esposto il meglio della scultura moderna e contemporanea, sembra quasi dialogare con gli affreschi dipinti sulle pareti oltre mille anni fa, come ha fatto notare il giornalista Peppe Iannicelli, nel giorno dell’inaugurazione della mostra, durante la quale sono stati declamati anche i bellissimi versi della poetessa salernitana Rosaria Zizzo. Mastroberti, pittore, scultore, ideatore di schizzi e bozzetti, vignettista, è stato allievo del Maestro Giovanni De Vincenzo e fondatore dell’A.M.Ar.S., l’ Associazione dei Medici Artisti Salernitani, attualmente presieduta dal dottor Giuseppe Iagulli.
Ha realizzato innumerevoli opere e partecipato a mostre e rassegne d’arte in Italia e in Francia. Nel 2012 ha creato il Pulcinella Mentore per il World Forum for Child Welfare per l’associazione Mentoring Italia/USA. Il 25 novembre 2013, nella cattedrale di Salerno, alla presenza dell’arcivescovo, è stato insignito del “Premio Ippocrate” come creatore del “Lumen et Magister”, la scultura che, nel corso degli anni, è divenuta simbolo internazionale del Premio delle Giornate della Scuola Medica Salernitana.
Lo scultore è anche autore di diverse opere pubbliche tra cui il logo dell’ospedale di Salerno, il Monumento “La vittoria alata” e la fontana monumentale di “Bacco e Arianna” a Sant’’Angelo le Fratte (PZ). Le sue rappresentazioni della natività di Gesù e dei pastori, sono improntate a un codice plastico fortemente espressivo che richiama la scultura classica di impronta grezza e marmorea, come quella della Pietà Rondanini di Michelangelo.
Nelle sue sculture si avvertono anche gli accenti simbolici di una modernità plastica Nord Europea improntata in taluni casi, come ribadito da alcuni critici e storici dell’arte che lo seguono da anni, sulla potenza espressionista addirittura dell’Urlo di Munch.
Nelle figure presepiali di Mastroberti, si rintraccia quell’individuo eternamente preso da senso di consunzione che portò Munch a fare della figura umana una sorta di epicentro del mondo intorno al quale ruota tutto e che contiene, nei suoi tratti e nelle sue forme, il mistero stesso e profondo della vita.