Arriva a Napoli “Un Principe in frac” di Yari Gugliucci dopo il successo in terra scozzese
Un principe in frac ha spiccato il volo ed è arrivato fin nella fredda Scozia. Il principe in questione è quello della risata, Totò, e a indossarne l’abito e a volare nel Nord Europa è stato l’attore salernitano Yari Gugliucci.
Gugliucci, attore poliedrico, artista a tutto tondo che si divide tra teatro, cinema e TV, da anni fa la spola tra Roma (dove risiede) e New York. Ma è facile incontrarlo, durante le sue sortite salernitane, per le strade della sua città d’origine.
Questa volta il suo talento lo ha portato ad interpretare il ruolo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, in arte Totò, nello spettacolo “Un Principe in frac” di Aldo Manfredi. La pièce ripercorre la storia di Antonio De Curtis dalla gioventù fino a pochi anni prima della sua morte, con citazioni, interpretazioni legate alla sua carriera e con gli incontri più importanti della sua vita, dai fratelli De Filippo a Franca Faldini, senza dimenticare Mario Castellani, suo grande e fidato amico.
L’occasione per proporre alla platea internazionale la rappresentazione teatrale è stata la 70 edizione del Festival di Edinburgo. Gugliucci, a differenza di Totò che aveva notoriamente paura dell’aereo, è volato sino alla capitale scozzese e lì, il 25,26 e 27 agosto ha interpretato le due anime dell’attore italiano, l’uomo Antonio e il comico Totò.
“E’ stato un tale successo, che devo ancora realizzare appieno cosa sia accaduto”, ha esordito l’attore quando gli abbiamo chiesto un commento su questa sua esperienza. “Il Festival di Edimburgo nasce nel ’45, da subito seguito da molti italiani, ed è una realtà unica nel suo genere. Ogni giorno abbiamo inscenato quattro o cinque spettacoli dinanzi a un pubblico multietnico, tra cui tanti napoletani, e siamo riusciti a catalizzare il loro gradimento, tanto che probabilmente nei prossimi mesi torneremo nel Regno Unito per una tournée che toccherà Manchester e Londra”. Non solo enogastronomia e moda, ma anche cultura e spettacolo da esportazione, è l’idea che è alla base di questo progetto: una sorta di world tour dell’arte italiana e la prima performance è stata superata a pieni voti.
“Puntiamo molto, parlo al plurale perché sono sostenuto dall’Alfiere Production, un gruppo talentuoso e professionale capitanato da Daniele Urciuoli, su questo spettacolo incentrato sulla figura di Totò. Il debutto ufficiale sarà il 2 e 3 ottobre al Teatro Posillipo di Napoli”. “L’anima dello spettacolo”, ha tenuto a precisare Yari Gugliucci,”Non è una pantomima di Totò. Sarebbe impossibile. In scena viene portato un omaggio all’uomo, al poeta malinconico, allo scrittore. Non diamo predominanza alla maschera ma a quello che c’è dietro di essa”.
Appuntamento, dunque, a ottobre a Napoli con “Un Principe in frac”. Intanto, per chi volesse salutare l’attore Gugliucci, questa sera alle 19 sarà a Cava de’ Tirreni, nel salone di Rappresentanza del Palazzo di Città, per la serata di premiazione del Premio Li Curti, ideato e diretto da Geltrude Barba e giunto alla V edizione.
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