Sui fondi agli alluvionati lo scontro tra Meloni e Bonaccini
Bonaccini lamenta che non è arrivato un becco di un quattrino. Piccata la risposta della Meloni, la quale ha ricordato
E’ scontro tra la premier Meloni e il governatore dell’Emilia-Romagna Bonaccini sui fondi per gli alluvionati dello scorso maggio. Bonaccini lamenta che non è arrivato un becco di un quattrino. Piccata la risposta della Meloni, la quale ha ricordato che il suo governo ha nesso finora a disposizione ben 4,5 miliardi di euro. Non solo. Sono già state licenziate 20 mila domande di sostegno ai privati (per 30 milioni), è stato favorito l’accesso al credito (per 15 milioni) e sono state accettate 14 mila domande di contributi ai lavoratori autonomi (18 milioni). Inoltre, la Meloni ha evidenziato che il commissario straordinario Figliuolo ha garantito che i 2.500 interventi di somma urgenza richiesti dai Comuni saranno coperti. Chi ha ragione? Forse entrambi, nel senso che stanziare fondi e licenziare domande non vuol dire che i finanziamenti siano già arrivati nelle casse dei comuni o nelle tasche dei privati. Insomma, soprattutto in Italia, tra la decisione e la concreta realizzazione un po’ di tempo, quando va bene, ne passa di sicuro. D’altro canto, non può essere negata l’attenzione e la solerzia del governo Meloni sul tema. Diciamo che tra un premier di destra e un governatore di sinistra era inevitabile arrivare allo scontro. L’auspicio, però, è che al di là di qualche scaramucce a prevalere sia lo spirito collaborativo. Nell’interesse dei cittadini alluvionati e dello stesso Paese, che dalle zone alluvionate, a cominciare dalla Romagna, riceve non pochi benefici in termini di produzione e ricchezza.