scritto da Pasquale Petrillo - 20 Marzo 2024 08:58

Scuola chiusa per il Ramadan

Cosa ci sia di negativo in una decisione del genere sinceramente ci sfugge. Si tratta da un lato di tenere rispetto di una ricorrenza religiosa che riguarda la metà degli scolari, dall'altra consentire il regolare svolgimento dell'attività didattica per tutti , compresi gli alunni di religione musulmana

foto Giovanni Armenante

La scuola Iqbal Masiq di Pioltello, in provincia di Milano, chiude per il Ramadan.  L’istituto comprensivo intitolato al bimbo pakistano simbolo della lotta alla schiavitù minorile chiuderà i cancelli il 10 aprile. La decisione è stata presa dal consiglio di istituto dieci mesi fa, tant’è che quest’anno, a settembre, gli scolari sono entrati a scuola un giorno prima. Il motivo di questa chiusura per il Ramandan? La metà degli alunni sono di altra nazionalità, in buona parte di religione islamica. Apriti cielo, le polemiche sono furiosamente divampate. Cosa ci sia di negativo in una decisione del genere sinceramente ci sfugge. Si tratta da un lato di tenere rispetto di una ricorrenza religiosa che riguarda la metà degli scolari, dall’altra consentire il regolare svolgimento dell’attività didattica per tutti , compresi gli alunni di religione musulmana. Non solo. Rispettare le tradizioni di una religione, in questo caso quella musulmana, significa educare al rispetto delle altre religioni, compresa la nostra. C’è di più. Molti di questi ragazzi prenderanno con il tempo la cittadinanza italiana. E magari alcuni di loro diventeranno campioni nello sport, a partire dalla nazionale italiana di calcio. Di questi italiani acquisiti saremo orgogliosi e li applaudiremo senza guardare al colore della loro pelle e al loro credo religioso. Oggi, invece, ci scandalizziamo di dare loro l’opportunità di festeggiare il Ramandano con la scuola chiusa per la ricorrenza. Certo che siamo proprio strani… per non dire peggio.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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