scritto da Pasquale Petrillo - 04 Aprile 2024 08:59

Sanità malata: l’appello degli scienziati

La politica, in questi ultimi decenni, ha massacrato la sanità pubblica, favorendo quella privata. Il Covid ha evidenziato ancor più la tragica debolezza del nostro sistema sanitario

foto Giovanni Armenante

.Quattordici scienziati italiani tra i più importanti e famosi hanno lanciato un appello in difesa del Servizio Sanitario Nazionale. Tra questi, Silvio Garattini, Franco Locatelli, Lucio Luzzatto, Giorgio Parisi. «Due ospedali su tre hanno più di 50 anni e uno su tre è stato costruito prima del 1940» evidenziano nel loro appello. E che «nell’attuale scenario di crisi del sistema, e di fronte a cittadini/pazienti sempre più insoddisfatti, è inevitabile che gli operatori siano sottoposti a una pressione insostenibile che si traduce in una fuga dal pubblico, soprattutto dai luoghi di maggior tensione, come l’area dell’urgenza». Insomma, gli scienziati denunciato che il nostro sistema sanitario pubblico è in crisi. E gravemente sotto-finanziato. «Nel 2025 sarà destinato il 6,2% del PIL (meno di vent’anni fa)» segnalano nel loro appello «La spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e l’autonomia differenziata rischia di ampliare il divario tra Nord e Sud d’Italia in termini di diritto alla salute» denunciano. «È dunque necessario un piano straordinario di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale» concludono gli scienziati. C’è poco da aggiungere. Occorre mettere in sicurezza la sanità pubblica. E con essa, di conseguenza, la giustizia sociale e la democrazia nel nostro Paese. La salute, infatti, è il nostro bene più prezioso. La politica, in questi ultimi decenni, ha massacrato la sanità pubblica, favorendo quella privata. Il Covid ha messo in rilievo ancor più la tragica debolezza del nostro sistema sanitario. Il Mezzogiorno d’Italia sta messo peggio anche in questo. Il Nord, però, ha mostrato altrettanto evidenti carenze e sofferenze. La scarsa prevenzione e la preoccupante fragilità della medicina sul territorio riguardano l’intero Paese. E’ tempo di rimediare, ma ci riusciremo?

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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