Rifugiati, la sofferenza del mondo
Sono oltre 122 milioni i profughi nel mondo. Ogni minuto 20 persone devono lasciarsi tutto alle spalle per sfuggire alla guerra, alla persecuzione o al terrore. E' impressionante

Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), ha dato ieri i numeri di quello che è un disastro umanitario da terza guerra mondiale. Lo ha fatto in in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Sono oltre 122 milioni i profughi nel mondo. Ogni minuto 20 persone devono lasciarsi tutto alle spalle per sfuggire alla guerra, alla persecuzione o al terrore. E’ impressionante. Sono il simbolo della sofferenza del mondo. «Il totale fallimento nel porre fine ai conflitti, dal Sudan all’Ucraina, dalla Repubblica Democratica del Congo a Gaza, continua a causare sofferenze umane inimmaginabili», ha spiegato Grandi. Impossibile dargli torto. E’ evidente che è necessario adoperarsi per la pace, per la cooperazione tra i popoli ma anche aprirsi all’accoglienza di quanti scappano dalla devastazione dei conflitti e dalle persecuzioni. «Non è solo questione umanitaria: è responsabilità giuridica e morale comune», ha affermato il presidente Sergio Mattarella. Proprio così. Di sicuro non è tempo per gli egoismi e per i farisei.