Riforma della Costituzione, in arrivo un altro papocchio?
A giorni leggeremo il testo di questa riforma. L'impressione, però, è che la montagna non solo rischia di partorire il classico topolino, ma soprattutto l'ennesimo papocchio all'italiana.
A quanto si legge stiamo per entrare nella «Terza Repubblica» con il disegno di legge del Governo in cinque articoli, che prevede il premierato, anche se soft. In pratica, il presidente del Consiglio verrebbe eletto direttamente dal popolo, ma non avrebbe quei poteri che, ad esempio, ha il premier inglese. Vale a dire lo scioglimento del Parlamento con l’indizione di nuove elezioni o la scelta e revoca dei ministri. Poteri questi che resterebbero al presidente della Repubblica. A giorni leggeremo il testo di questa riforma. L’impressione, però, è che la montagna non solo rischia di partorire il classico topolino, ma soprattutto l’ennesimo papocchio all’italiana. La verità è che la Carta costituzionale va eventualmente cambiata, laddove necessario, ma con una riflessione più ampia, articolata e condivisa. Forse le negative esperienze passate, a cominciare da quella di Renzi, non sono bastate.