Ore decisive per la pace a Gaza
Non c'è una alternativa al piano americano. Potrà essere migliorato in qualche dettaglio, ma è l'unica possibilità concreta per silenziare le armi e avviare il ritiro di Israele dalla Striscia
Le prossime sono ore decisive per arrivare alla pace a Gaza e porre fine alle immani sofferenze dei palestinesi della Striscia. Hamas ha annunciato di essere disposto a liberare tutti gli ostaggi israeliani in cambio di un cessate il fuoco, accettando due punti centrali del piano di pace di Trump e Netanyahu: fine dei bombardamenti e affidamento della Striscia a un organismo palestinese sostenuto da paesi arabi. Tuttavia, ha posto condizioni su armi e governance futura, giudicando “irrealistico” il rilascio entro 72 ore. Il rilascio degli ostaggi, soprattutto dei corpi dei morti, è logisticamente impossibile in poche ore a causa delle macerie di Gaza. La strada verso la pace appare quindi piena di ostacoli concreti oltre che politici. Ad ogni modo, Qatar ed Egitto stanno mediando con gli Usa. Insomma, restano ostacoli significativi prima di poter parlare di vera pace. In ogni caso, non c’è una alternativa valida e concreta al piano americano. Potrà essere migliorato in qualche dettaglio, ma è l’unica possibilità concreta per silenziare le armi e avviare il ritiro di Israele dalla Striscia. Chi rema contro o fa le pulci a questo piano, di sicuro non vuole il bene dei palestinesi.





