scritto da Pasquale Petrillo - 09 Marzo 2024 08:54

L’epiteto fascista non lo si nega a nessuno

E' un termine un po' inflazionato, questo sì, ma va maledettamente di moda. E' il modo più spiccio per sottrarsi al confronto quando si è a corto di argomenti. Allora a botta sicura si spara l'accusa di essere un fascista

foto Giovanni Armenante

Il giornalista televisivo David Parenzo è stato contestato ieri all’università Sapienza di Roma al grido di «Fascista!». Ormai l’epiteto fascista non lo si nega proprio a nessuno. E’ un termine un po’ inflazionato, questo sì, ma va maledettamente di moda. E’ il modo più spiccio per sottrarsi al confronto quando si è a corto di argomenti. Allora a botta sicura si spara l’accusa di essere un fascista. Diciamo che la cosa sembra dare un tono e una dignità a chi la pronuncia. Per dirla tutta, una parola seria e grave la si fa diventare una barzelletta. Proprio per questo, è forse anche un modo per svilire un termine che ha una precisa connotazione. C’è da capire solo se, abusando dell’uso della parola fascista, sarà appunto smarrito il suo vero significato storico-politico o se ciò non sia piuttosto l’anticamera del ritorno del fascismo. Non quello che abbiamo storicamente conosciuto, ma in un’altra forma, con un’altra pelle e sotto bandiere di diverso colore. Quel che non si perderà saranno l’arroganza, la sopraffazione, la violenza verbale se non fisica, il rifiuto delle regole democratiche, l’oppressione politica, la negazione delle libertà…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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