scritto da Pasquale Petrillo - 23 Marzo 2024 08:57

L’attentato annunciato di Mosca

Chissà se conosceremo mai la verità. C'è da chiedersi, però, come mai uno stato di polizia come quello russo di Putin risulti essere così vulnerabile. Nel contempo, come mai l'allarme attentato lanciato dai servizi segreti inglesi, poi rilanciato da quelli americani ed europei, siano stati del tutto ignorati dalle autorità russe

foto Giovanni Armenante

E’ orribile quello che è successo ieri a Mosca. Terroristi hanno assaltato un teatro sparando sulla folla inerme all’impazzata. L’obiettivo evidente quello di fare quante più vittime possibili. Un attentato che riporta alla mente altre terribile tragedie, come quella parigina del Bataclan (131 morti) o sempre in Russia quella di Beslan (quasi 400 morti). Chi sono questi terroristi? Quali i motivi che li hanno spinti a questo massacro di innocenti? Molto probabilmente sono di matrice cecena. Chissà se conosceremo mai la verità. C’è da chiedersi, però, come mai uno stato di polizia come quello russo di Putin risulti essere così vulnerabile. Nel contempo, come mai l’allarme attentato lanciato dai servizi segreti inglesi, poi rilanciato da quelli americani ed europei, siano stati del tutto ignorati dalle autorità russe. In altre parole, un attentato ampiamente annunciato ma preso sotto gamba. In Russia  qualcosa indubbiamente non funziona. Lo si è visto, d’altronde, anche con la disastrosa invasione dell’Ucraina. E’ forse uno dei limiti dei regimi autoritari, troppi signorsì e poca passione e competenza nei posti che contano. In ogni caso, quali che siano le motivazioni e le rivendicazioni, quest’atto terroristico odioso ed esecrabile, va condannato senza mezzi termini. Sempre e da tutti.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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