scritto da Pasquale Petrillo - 05 Dicembre 2023 08:59

La vicenda del gioielliere di Grinzane Cavour

Mario Roggero, 68 anni, gioielliere, uccise due rapinatori e ne ferì un terzo, inseguendoli fuori dal proprio negozio di Grinzane Cavour. Per i giudici non fu legittima difesa

foto Giovanni Armenante

La corte d’Assise di Asti ha condannato a 17 anni di carcere il gioielliere Mario Roggero, 68 anni, che uccise due rapinatori e ne ferì un terzo, inseguendoli fuori dal proprio negozio di Grinzane Cavour. Per i giudici non fu legittima difesa, bensì duplice omicidio volontario più un altro tentato. Non solo. La corte d’Assise ha riconosciuto anche una provvisionale di 460 mila euro ai familiari delle vittime. Sentenza giusta? Almeno all’apparenza, sì. Sta di fatto, però, che appare eccessiva se si considera che il gioielliere subì un furto e non una visita di cortesia da dei galantuomini. Lo stesso gioielliere, inoltre, aveva già subito una rapina nel 2015, durante la quale due rapinatori lo picchiarono, rompendogli il setto nasale. Possiamo allora immaginare lo stato d’animo con cui reagì a questa seconda rapina. Ciò, tuttavia, non giustifica del tutto il gioielliere. Indubbiamente la sua reazione fu eccessiva e non proporzionata. Così come appare non del tutto proporzionata la condanna ricevuta. In conclusione, Mario Roggero non meritava certo una medaglia al valore. Ha tolto la vita a due persone quantunque delinquenti. E questo resta un fatto deprecabile che va di sicuro sanzionato in ragione delle modalità in cui è avvenuto. L’impressione, però, è che la medaglia al valore questa sentenza l’abbia conferita ai due rapinatori uccisi. Sarà forse una sensazione sbagliata, ma resta tale comunque.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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