scritto da Pasquale Petrillo - 30 Giugno 2023 08:59

La rivolta delle banlieue: la lezione che viene dalla Francia

Non è la prima volta che in Francia esplode in modo violento il disagio sociale degli immigrati. Sono di terza se non addirittura quarta

foto Giovanni Armenante

Fanno impressione gli scontri, che stanno scuotendo la Francia, per l’uccisione di una minorenne franco-algerino da parte di un poliziotto. In alcune città è stato disposto addirittura il coprifuoco, mentre il governo ha messo in campo 40 mila poliziotti. Non è la prima volta che in Francia esplode in modo violento il disagio sociale degli immigrati. Sono di terza se non addirittura quarta generazione. Emarginati, però, nei sobborghi, le famose banlieue. Si tratta, quindi, di un’emigrazione datata. Legata al colonialismo francese, soprattutto in Africa. E, purtroppo, con un’integrazione sostanzialmente fallita, nonostante la Francia sia da tempo una realtà interetnica. Quello che accade ai cugini d’Oltralpe non può che far riflettere sui fenomeni migratori. L’integrazione è assolutamente indispensabile. Per funzionare, però, i flussi migratori devono essere controllati, quantomeno in ragione della capacità socio-economica, oltre che culturale, di integrare i nuovi arrivati. In altri termini, alzare muri è sciocco oltre che inutile. Piuttosto occorre lavorare per rendere sempre più omogenea, anche e soprattutto da un punto di vista culturale, e socialmente equa la comunità cui si appartiene. Altrimenti quello che oggi accade in Francia, potrebbe succedere in futuro anche da noi.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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