La pesca della discordia
A parte le scemenze politiche, lo spot può piacere o meno. Allo stesso tempo, essere condiviso o meno. E' legittimo e comprensibile tutto ciò
Una volta c’era la mela della discordia. Ora, con il nuovo spot pubblicitario della Esselunga, lo è la pesca. Su questo spot si è letto e sentito di tutto. Bello, brutto. A favore della famiglia tradizionale. Fuori dal tempo. Retrogrado. Di destra. Pro Governo Meloni. A parte le scemenze politiche, lo spot può piacere o meno. Allo stesso tempo, essere condiviso o meno. E’ legittimo e comprensibile tutto ciò. Certo è che, come per incanto, sono spariti tutti i problemi nazionali. L’unico ad occupare la scena è questa storiella della bambina, della pesca, dei suoi genitori separati. Davvero uno strano Paese il nostro. Detto questo, complimenti ai pubblicitari e ad Esselunga. Con questo spot hanno fatto centro, eccome. Nella comunicazione quel che conta è il feedback. Più di questo… era impossibile, visto che da una settimana si parla e ci si accapiglia su questo spot. Un fatto sembra assodato. Ora dei supermercati Esselunga ne hanno contezza persino nei più sperduti paesini d’Italia. Chapeau!