scritto da Pasquale Petrillo - 27 Gennaio 2025 09:04

La Meloni e gli affari con gli arabi

Dal bilaterale Meloni-Bin Salman si sono strette intese dal valore di circa 10 miliardi di dollari. Coinvolte nell'accordo una ventina di aziende italiane

foto Giovanni Armenante

La premier Meloni in politica estera va spedita e porta a casa risultati utili per il Paese. Ieri, infatti, a Gedda, principale città portuale dell’Arabia Saudita, Giorgia Meloni e il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman hanno stretto un patto di partenariato strategico. In altre parole, tra Roma e Riad, ha spiegato la Meloni, non ci saranno solo affari, ma una vera e propria cooperazione. Dal bilaterale Meloni-Bin Salman si sono strette intese dal valore di circa 10 miliardi di dollari. Coinvolte nell’accordo una ventina di aziende italiane: da Leonardo a Pirelli, da Elettronica a Fincantieri, a Gewiss. Certo, il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman è il dignitario coinvolto nell’orribile assassinio del giornalista Jamal Khashoggi. A suo tempo, gli Usa lo accusarono di aver commissionato questo omicidio. Con il tempo, però, in molti, a cominciare proprio dagli americani, dall’ex presidente Biden per l’esattezza, hanno cambiato idea sul principe saudita. Lo stesso ha fatto la Meloni, che attaccava sino a tre anni fa Matteo Renzi per le sue frequentazioni con il regime saudita e in particolare con il principe Bin Salman. Miracoli della politica. D’altro canto, uno dei punti di forza di Giorgia Meloni in questi anni di governo è stato proprio questo: la capacità di adattamento, la duttilità, l’adeguarsi ai diversi scenari. In fondo, la sua, è una prova di maturità politica. Fare opposizione è una cosa, governare un Paese come l’Italia è un’altra. Poi, è vero, c’è il rischio di morire democristiani. Sempre meglio, però, di vivere una stagione effimera di potere, come capitato a tanti che l’hanno preceduta a Palazzo Chigi.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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