La giustizia da riformare
Cosa serve? Procedure più snelle? Più personale? Più applicazione da parte dei magistrati? Non sta a noi dirlo, ma di sicuro occorrono molteplici ed incisivi interventi. Sta di fatto che una giustizia lumaca non è giustizia, anzi, è la sua negazione

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per non aver agito prontamente sulla denuncia di una donna vittima di ripetute molestie e stalking ed episodi di violenza da parte dell’ex compagno. La Corte, poi, si dice preoccupata per le conseguenze specifiche del sistema italiano, un mix di prescrizione e di ritardi nei procedimenti. Ciò, secondo la Corte, porta a chiudere un numero significativo di casi anche di violenza domestica. E’ questa la riprova che di sicuro la giustizia italiana va riformata. Certo, a cominciare molto probabilmente dalla separazione delle carriere dei giudici, ma soprattutto nel trovare rimedi alla lentezza dei processi. Cosa serve? Procedure più snelle? Più personale? Più applicazione da parte dei magistrati? Non sta a noi dirlo, ma di sicuro occorrono molteplici ed incisivi interventi. Sta di fatto che una giustizia lumaca non è giustizia, anzi, è la sua negazione. La giustizia è tale se arriva in tempi ristretti. E’ questo il primo presupposto affinché sia anche esemplare sia quando assolve che quando sanziona.