scritto da Pasquale Petrillo - 14 Febbraio 2025 08:54

La giustizia da riformare

Cosa serve? Procedure più snelle? Più personale? Più applicazione da parte dei magistrati? Non sta a noi dirlo, ma di sicuro occorrono molteplici ed incisivi interventi. Sta di fatto che una giustizia lumaca non è giustizia, anzi, è la sua negazione

foto Giovanni Armenante

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per non aver agito prontamente sulla denuncia di una donna vittima di ripetute molestie e stalking ed episodi di violenza da parte dell’ex compagno. La Corte, poi, si dice preoccupata per le conseguenze specifiche del sistema italiano, un mix di prescrizione e di ritardi nei procedimenti. Ciò, secondo la Corte, porta a chiudere un numero significativo di casi anche di violenza domestica. E’ questa la riprova che di sicuro la giustizia italiana va riformata. Certo, a cominciare molto probabilmente dalla separazione delle carriere dei giudici, ma soprattutto nel trovare rimedi alla lentezza dei processi. Cosa serve? Procedure più snelle? Più personale? Più applicazione da parte dei magistrati? Non sta a noi dirlo, ma di sicuro occorrono molteplici ed incisivi interventi. Sta di fatto che una giustizia lumaca non è giustizia, anzi, è la sua negazione. La giustizia è tale se arriva in tempi ristretti. E’ questo il primo presupposto affinché sia anche esemplare sia quando assolve che quando sanziona.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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