Il Wall Street Journal boccia il nostro Paese
Tra le cause «principali della stagnazione italiana è il potere dei gruppi di interesse che ostacolano con successo gli sforzi per stimolare la concorrenza, l’innovazione e la produttività». E' il caso dei tassisti e dei balneari
Il Wall Street Journal, autorevole quotidiano finanziario americano, boccia senza giri di parole la nostra economia, ritenuta incapace di tenere il passo con quelle degli altri paesi occidentali. Tra le cause «principali della stagnazione italiana è il potere dei gruppi di interesse che ostacolano con successo gli sforzi per stimolare la concorrenza, l’innovazione e la produttività». E’ il caso dei tassisti e dei balneari. Questi ultimi sono, per il Wall Street Journal, il simbolo della mancata concorrenza. Senza contare che «parte della stasi italiana può essere ricondotta alla mancanza di meritocrazia che permea il settore pubblico e privato». Oltre al fatto che le donne sono discriminate sul lavoro costituendo così un ulteriore freno a che il nostro Paese cresca e diventi davvero moderno. E’ una fotografia impietosa, ma veritiera. Oddio, ci sono tanti altri fattori che rappresentato una palla al piede allo sviluppo del Belpaese. Dalla giustizia lenta e farraginosa alla pubblica amministrazione complicata e tortuosa. Dall’evasione fiscale all’arretratezza del Mezzogiorno…. Insomma, ne abbiamo di cammino da fare e ostacoli da superare.