Quello che sta accadendo in Iran è assurdamente tragico. Il regime khomeinista non si ferma davanti a nulla. Anche se questo significa reprimere le proteste massacrando i propri giovani. Fino all’incredibile vicenda dell’areo che è stato costretto ad atterrare per bloccare la famiglia dell’ex calciatore Ali Daei, oggi allenatore, che si è esposto contro il regime dopo la morte di Mahsa Amini. La moglie e il figlio di Ali Daei tentavano di raggiungere Dubai. Le proteste intanto non si fermano così come la repressione. Come andrà a finire? Difficile a dirsi. Quel che è certo è che i paesi occidentali dovrebbero fare di più nell’esercitare maggiori pressioni sugli ayatollah.
