scritto da Pasquale Petrillo - 13 Dicembre 2023 08:56

Il lavoro per i giovani o per gli over 60?

Attenzione a non generalizzare. E' ovvio che per alcuni lavori l'esperienza maturata nel tempo, non solo sul lavoro, può fare di sicuro la differenza

foto Giovanni Armenante

La più antica azienda casearia d’Italia, la «Brazzale spa», con sede a Zanè (Vicenza), ha scelto di assumere personale over 60 per un nuovo ramo d’azienda dedicato alla vendita specializzata di prodotti di alta gamma. Il motivo? L’azienda è rimasta delusa da alcuni giovani tra i 20 e i 30 anni,  che hanno portato risultati deludenti. Cosa vuol dire, che i giovani d’oggi valgono poco o niente, mentre gli anziani sono un usato sicuro che non viene mai meno? Attenzione a non generalizzare. E’ ovvio che per alcuni lavori l’esperienza maturata nel tempo, non solo sul lavoro, può fare di sicuro la differenza. E quindi giocare a favore dei meno giovani. Ci sono però lavori dove è la freschezza fisica e mentale a fare la differenza. E gli over 60 perdono il confronto con i più giovani. Questo vuol dire che, a parte qualche eccezione, qualsiasi attività lavorativa di solito richiede un mix tra chi ha esperienza e chi ha energie fresche da spendere. Vuol dire anche, però, che in generale è una regola sbagliata imporre un limite di età per la pensione. Questo vale sia per chi vuole anticipare l’uscita dal lavoro, sia per chi, invece, vuole ed è nelle condizioni di restare a lavorare. Come, d’altronde, accade negli Stati Uniti d’America. Sono troppe le variabili lavorative e umane per fissare per legge, come nel nostro Paese, un limite d’età. A prescindere dalla tipologia di  lavoro svolto e dalle condizioni generali e dalla volontà di ciascun lavoratore.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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