Il difficile compito di Giorgia Meloni
Il difficile compito di Giorgia Meloni
Da questo mese riprende la pubblicazione della rubrica Cornetto e Caffè curata dal nostro Direttore. Saranno commentati di volta in volta, in poche righe, temi e fatti di attualità che spazieranno dalla politica all’economia, dalla cultura al costume, dal lavoro alla scuola, dalla società allo sport.
Sta per partire la diciannovesima legislatura dell’era repubblicana. Intanto, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che riceverà la prossima settimana l’incarico di formare il nuovo governo dal presidente Mattarella, è già da un po’ a lavoro. Non è un compito facile, il suo. Come sempre accade, del resto, quando nasce un nuovo governo, soprattutto se di coalizione. Quel che più preoccupa sono da un lato le pretese ministeriali di Salvini e Berlusconi. Dall’altro far capire proprio ai due leader alleati che non se ne parla delle promesse da loro fatte in campagna elettorale. Almeno per ora. Il momento assai difficile e delicato, che vive il nostro Paese e l’Europa intera, impone ben altre priorità. Le risorse vanno utilizzate per affrontare la crisi energetica e gli aumenti del peso dei costi delle bollette per famiglie e sistema produttivo. E’ tempo di sacrifici e non di regalie. Allo stesso tempo, non bisognerà flettere neanche un po’ sulle nostre alleanze internazionali. Dire sì la nostra e lavorare per la pace, ma senza mai abbandonare le ragioni dell’atlantismo, i valori dell’Occidente e gli interessi dell’Unione Europea. La Meloni sembra essere più che consapevole della gravità del momento. L’auspicio che in ciò sia aiutata in primo luogo dai suoi compagni di viaggio. La partita da giocare è troppo importante. Trastullarsi in giochetti di potere sarebbe come giocare con una bomba ad orologeria. Con il rischio di saltare in aria, politicamente s’intende, in men che non si creda.